la Repubblica, 29 marzo 2023
Il giudice dà il via libera al porno con Houellebecq
Michel Houellebecq perde il suo ricorso per far vietare il film porno girato con il collettivo olandese Kirac. Il tribunale di Amsterdam ha rigettato la richiesta dei suoi avvocati per impedire la diffusione diKirac27 nel quale l’autore di Sottomissione è filmato mentre ha rapporti sessuali con diverse donne. Houellebecq aveva firmato in dicembre una regolare liberatoria per la diffusione delle immagini durante le riprese ad Amsterdam, anche se poi ha sostenuto di non aver letto il contratto fino in fondo e di essere stato truffato. «È incomprensibile che Houellebecq abbia partecipato alle registrazioni se per lui il contratto era davvero problematico» scrivono i magistrati olandesi nel motivare la sentenza.
La battaglia giudiziaria è cominciata nel gennaio scorso quando è apparso il trailer del nuovo episodio del collettivo Kirac (Keeping It Real Art Critics) guidato dal regista olandese Stefan Ruitenbeek e da sua moglie Kate Sinha. Nel trailer il romanziere appare seminudo nel letto e si abbandona ad effusioni con una giovane studentessa di 23 anni. Non era una sorpresa per uno scrittore che ha più volte parlato della pornografia nei suoi romanzi, e ha lui stesso firmato da regista un film porno con effusioni saffiche. Eppure scoprendo il video in linea, Houellebecq e la sua giovane moglie Qianyum Lysis Li hanno subito protestato chiedendo di vietarne la diffusione. L’uscita del film prevista a marzo è stata rinviata, e intanto la coppia ha prima tentato un ricorso ai giudici francesi che si sono dichiarati «in parte incompetenti» per poi rivolgersi al tribunale di Amsterdam.
Durante l’udienza l’avvocata olandese dello scrittore, Jacqueline Schaap, aveva prima evidenziato presunti vizi formali nel contratto e poi sostenuto che nella sua veste di attore aveva dato il suo via libera solo perché depresso e con una lucidità alterata. «Era sotto l’effetto di alcol e droghe quando ha firmato il contratto. Ha ceduto i suoi diritti senza rendersi conto delle conseguenze.Questo contratto è ingiusto e irragionevole» ha spiegato Schaap davanti al tribunale di Amsterdam. Una versione contraddetta dalla memoria difensiva presentata dai legali di Ruitenbeek, in cui è raccolta la corrispondenza tra il regista, Houellebecq e sua moglie. «Voglio metterlo in un film porno» spiegava a novembre Lysis al regista olandese. «Voglio che smetta di essere depresso. E voglio che abbia di nuovo speranza. Anche se solo per una volta».
Sempre la moglie di Houellebecq aveva condotto le trattative per il contratto, chiedendo di inserire un’unica clausola: «Nelle inquadrature che mostrano i loro volti, i loro organi genitali non devono essere visibili». Condizione che il regista sostiene ora di aver rispettato anche se nessuno ha ancora visto per intero il film. Il collettivo artistico, noto in Olanda per le sue provocazioni, ha messo agli atti anche le immagini dei coniugi Houellebecq, sdraiati tra le lenzuola mentre leggevano con attenzione il contratto, «tradotto anche in francese», al loro arrivo ad Amsterdam. Le riprese del film erano poi state interrotte prima della fine per un diverbio tra la troupe e la coppia. Houellebecq sostiene di essere stato filmato di continuo, senza capire quale fosse la sceneggiatura e il risultato finale. Il regista dice invece che lo scrittore voleva avere rapporti sessuali con le giovani “fan” messe a disposizione dal collettivo senza più avere l’ingombro della telecamera, rompendo quindi gli accordi.
Ora la sentenza ha dato ragione a Ruitenbeek. Il tribunale «rifiuta le ingiunzioni richieste e ordina a Houellebecq di pagare le spese del procedimento, stimate finora in 1.393 euro» scrive il giudice di Amsterdam. L’autore ha definito il verdetto «molto deludente» secondo quanto riferito dalla sua avvocata. «Houellebecq sta seriamente valutando la possibilità di presentare un appello urgente», ha aggiunto la legale.
Ruitenbeek, che denunciava una “censura” della sua opera, si dice ora molto sollevato dalla decisione. «È sempre stata mia intenzione fare un ritratto onesto. Spero che Michel sia contento del risultato» spiega il regista senza dare ancora dettagli su come e quando Kirac27 sarà diffuso.