Corriere della Sera, 27 marzo 2023
App, siti, tasse: la nuova caccia al jackpot
Con l’ultima vincita da 73,8 milioni cambia anche un rito ormai entrato nel costume degli italiani. Il giorno dopo scompare la tradizionale caccia al fortunato, con il seguito di interviste al titolare della ricevitoria dove campeggia il cartello con una sfilza di zeri. Questa volta nulla. Il fortunato infatti la sua schedina da appena due euro l’ha giocata online, restando comodamente sul divano di casa. Dunque non c’è città o tabaccheria dove cercare sue tracce.
E così resta solo la curiosità: «Ma come si fa a giocare online?». Operativamente è tutto molto semplice, basta essere maggiorenni e registrarsi a uno dei 15 siti o app autorizzati dai Monopoli dello Stato. Proprio in uno di questi, Sisal.it, è stata giocata la sestina del Superenalotto da circa 74 milioni. «Per farlo – spiegano da Sisal – si compila un modulo con i prodi dati, si allega la carta d’identità e poi si apre il cosiddetto “conto di gioco” sul quale va caricato il denaro necessario per le giocate, attraverso un qualunque strumento di pagamento oppure facendo un versamento in un nostro punto vendita».
Le eventuali vinciteÈ tutto automatico. Al momento dell’estrazione il sistema verifica se c’è stata una vincita e in quel caso accredita la somma sul «conto di gioco» del fortunato. «Questo fino a 5 mila e 200 euro. Oltre, come per le schedine cartacee, occorre invece presentarsi all’ufficio premi e basta solo la carta d’identità». Il nome del vincitore, infatti, è già noto al sistema e l’ufficio accerta solo che corrisponda alla persona fisica che si presenta allo sportello. «Per questo – spiega Marco Tiso, Online Managing Director di Sisal – è anche un sistema più sicuro, perché non ci si affida a una schedina cartacea che può essere smarrita o deteriorata».
Le giocate e i sistemiAnche online si possono fare giocate singole o sistemi. In questo caso da elaborare in proprio o acquistando delle quote tra quelle già disponibili sulla «bacheca dei Sistemi». La stessa dove il 16 febbraio venne realizzata la più alta vincita di sempre, 371,1 milioni. Curiosando si scopre che già allora una delle 90 quote vincenti da 4 milioni l’una era stata acquistata online.
Per la tassazione non cambia nulla rispetto alle giocate tradizionali: viene trattenuto il 20% sulle parte eccedente i 500 euro.
Numeri e rischiIl Superenalotto online è stato introdotto il primo luglio del 2009. «Su 6 milioni di giocatori abituali al Superenalotto – spiega Marco Tiso – quelli che lo fanno online sono circa mezzo milione. Il numero di persone che accede alla schedina virtuale è raddoppiato durante la pandemia e i numeri sono in continua crescita». Per «il 70% sono uomini e il 30% donne. Hanno sui 40-50 anni e un livello medio di scolarizzazione». Scelgono questo sistema di gioco «in genere per comodità, anche se non abbandonano del tutto quello tradizionale».
Il limite alle giocate online è analogo a quello delle schedine tradizionali, cioè 27 mila euro. «Ma – spiega Tiso – di fatto non viene mai superato il tetto di spesa impostato dal giocatore al momento della registrazione. In media parliamo di circa 50 euro al mese, e nella stragrande maggioranza i nostri giocatori online spendono circa 10 euro a settimana». Una modalità di gioco che sembra destinata a crescere anche perché, oltre alla comodità e alla garanzia di un maggiore anonimato, elimina del tutto il problema delle piccole vincite spesso non riscosse per dimenticanza o perdita della schedina.
Ma con la facilità nell’utilizzo di questa modalità di gioco aumenta anche il rischio di illusorie e patologiche aspettative da parte di soggetti già fragili. «Questo è un tema che ci sta molto a cuore – spiega Tiso —, oltre al rispetto del limite di spesa indicato dal giocatore anche noi controlliamo le modalità di spesa e se ci accorgiamo di deviazioni tipiche di soggetti problematici interveniamo segnalando che è necessario rivedere le proprie modalità di gioco».