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 2023  marzo 25 Sabato calendario

Periscopio

Ci troviamo in una situazione nella quale pezzi della Rai, come la trasmissione della Berlinguer, pezzi di Mediaset, come il Tg4 e pezzi de La7, fanno dell’Italia uno dei Paesi che ha dato più udienza alle mistificazioni russe. Fabrizio Cicchitto (Francesco De Palo, Formiche).
Su sponde opposte, i leader di Lega e Movimento 5 stelle tentano di boicottare l’invio di armi all’Ucraina per recuperare qualche voto a danno di Meloni e Schlein, nella speranza di non crollare nei sondaggi. Linkiesta.
Gerusalemme. Approvata alle prime luci dell’alba la legge per impedire che un primo ministro in carica possa essere rimosso attraverso una decisione della Corte Suprema. La legge mira a salvaguardare la posizione di Benjamin Netanyahu, che si trova sotto processo per diversi capi d’imputazione tra cui corruzione e abuso d’ufficio, dichiarando che il capo dell’esecutivo può essere rimosso solo per impedimenti fisici o mentali e col voto favorevole del 75% del suo governo, o in caso di suo rifiuto, del 75% dei parlamentari. «Come ladri nella notte, i parlamentari della maggioranza hanno approvato una legge ad personam oscena e corrotta», ha commentato il capo dell’opposizione Yair Lapid. Rossella Tercatin, la Repubblica.
Sabato 25 marzo debutta al teatro Southwark Playhouse di Londra Berlusconi. A New Musical. Si legge sul sito del teatro: «Un racconto ammonitore, una storia urgente e preveggente su un marchio di leadership politica che è diventato fin troppo familiare. Con melodie impennate e ritmi trascinanti, questo nuovo oltraggioso musical riunisce una squadra pluripremiata per raccontare la storia sorprendente, stravagante e quasi vera di uno dei leader politici più carismatici, affascinanti e moralmente falliti del mondo». La colonna sonora del comprende canzoni come Bunga Bunga, Thank Goodness for Silvio (cover in lingua inglese dell’ormai leggendaria Meno male che Silvio c’è) e My Weekend with Vladimir, storia di una bella amicizia». Dagospia.
Donald Trump non è stato arrestato ma già circolano in rete le foto che lo ritraggono mentre scappa dagli agenti, in manette e in prigione, con Melania che protesta. Opera di Eliot Higgins, fondatore della piattaforma di giornalismo investigativo Bellingcat che ha usato l’intelligenza artificiale per immaginare i vari momenti dell’arresto e visualizzarli. Ansa.
«Va bene il Gattopardo ma c’è un limite a tutto». Scuote la testa Maurizio Miceli, coordinatore provinciale di Fdi, candidato del centrodestra alle prossime comunali di Trapani. Cioè nella città dove gli accordi elettorali rischiano di fare saltare la maggioranza del governo regionale. Perché il capoluogo della provincia in cui per anni si è nascosto Matteo Messina Denaro, città dell’ex senatore di Forza Italia, Antonio D’Alì, adesso in carcere per concorso esterno alla mafia, rischia di diventare un vero e proprio caso politico. Qui, infatti, si sta consumando l’impensabile: il Partito democratico punta su un candidato appoggiato pure dalla Lega. ilfattoquotidiano.it
Se per libertà di espressione intendiamo poter dire come la si pensa ovunque, senza timore di essere stigmatizzati o intimiditi, direi che la libertà, più che essere in pericolo, è già scomparsa. Luca Ricolfi.
Vladimir Putin pensava che ci saremmo arresi. Sbagliava. Kiev è forte, resiste, ed è libera. Joe Biden 1 (Varsavia).
L’Italia è con Kiev e non tentenneremo. Gli interessi ucraini coincidono con quelli dell’Europa. Giorgia Meloni (Kiev).
Gli autocrati capiscono soltanto una parola: no, no, no. Parlo al popolo della Russia. (…) La guerra è una tragedia. Ma è Vladimir Putin che ha scelto la guerra. La guerra continua ogni giorno per sua scelta. Potrebbe mettervi fine con una sola parola. Joe Biden 2 (Varsavia).
Trovo vergognose le dichiarazioni di Sergei Lavrov quando paragona i russi che intraprendono una sanguinosa guerra di aggressione in Ucraina con i milioni di ebrei uccisi dai nazisti durante l’Olocausto. Dmytro Kuleba, ministro degli esteri ucraino.
Abbiamo visto la brutalità dei mercenari russi. Hanno commesso crimini atroci, senza vergogna, hanno colpito i civili, hanno usato violenza con le donne e i bambini, cercando di minare il futuro dell’Ucraina, bombardando le scuole, gli orfanotrofi, gli ospedali. (…) Ma la brutalità non potrà mai prevalere. La gente libera si rifiuta di vivere nel mondo dell’oscurità. Joe Biden 3 (Varsavia).
Putin evoca l’Apocalisse: «Pronti a tutto per vincere». Titolo del Giornale.
[Putin:] «Occidente pedofilo, ci hai ingannati». Titolo della Verità.
Oggi sono del parere che nessun paese può ritenersi immune dal partorire simili mostri. Bisogna guardarsi dall’illusione del «qui non potrebbe mai accadere». Può accadere ovunque. Karl Jaspers, La battaglia contro il totalitarismo.
Com’è immaginabile una normalizzazione quando hai forse più di 100mila morti tra i tuoi soldati? O quando hai Yevgeny Prigozhin, capo della Wagner e grande amico di Putin, che dà del traditore al tuo ministro della difesa, accusandolo di non dare gli armamenti ai combattenti? E cos’avranno pensato i ricchi russi presenti quando si sono sentiti dire che devono «riportare tutto» a Mosca? Colpisce la distanza tra una realtà di violenza e questo sforzo enorme di dare un’immagine di leadership solida a un pubblico tutto ben vestito che poteva sembrare la Confindustria. È un cortocircuito che non riguarda «soltanto» la guerra, ma il racconto stesso del paese: come quando Putin ha avuto l’ardire di dire che in Russia regna lo stato di diritto. Andrea Graziosi, Storico (HuffPost).
Più a lungo dura la guerra, più la società russa si purifica dal veleno occidentale. In Russia, il liberalismo è morto per sempre, grazie al cielo. Konstantin Malofeev, «l’oligarca di Dio».
Il giorno del giudizio chissà quanti morti si daranno malati. Roberto Gervaso.