La Stampa, 25 marzo 2023
Elvira Vikhareva è stata avvelenata
Elvira Vikhareva, una delle poche dissidenti rimaste a vivere e rischiare a Mosca, con un canale e un videoblog dal quale trasmetteva regolarmente una trasmissione di oppposizione civile molto seguita, aveva cominciato a sentirsi male alla fine di novembre. I sintomi dei suoi dolori erano abbastanza inquietanti, forte male allo stomaco, aumento della frequenza cardiaca, intorpidimento delle estremità, spasmi muscolari, svenimenti frequenti, perdita di capelli. La cosa aveva talmente modificato il suo stesso aspetto fisico da costringerla a sospendere negli ultimi mesi il suo livestream, nell’impossibilità di farsi vedere, trovandosi costretta a farsi curare per sopravvivere. Adesso, come rivelano le analisi visionate e rese pubbliche dal collettivo giornalistico Sota, è possibile dire che Vikhareva è stata avvelenata. Non è la prima, e purtroppo probabilmente non sarà l’ultima, durante il regime sanguinario di Vladimir Putin.Le analisi di laboratorio hanno rilevato la presenza di bicromato di potassio nel sangue di questa dissidente di 32 anni, un veleno da metalli pesanti, cancerogeno e altamente tossico. Vikhareva aveva una concentrazione nel sangue di 2,3 milligrammi all’inizio di dicembre e di 1,6 milligrammi a febbraio, per dire quanto persistenti siano gli effetti di un avvelenamento di questo tipo. Lo stato di avvelenamento di Vikhareva era stato denunciato per la prima volta in una ttrasmissione su Ekho Movsky. I sintomi che presentava l’attivista, secondo medici e tossicologi, corrispondevano piuttosto chiaramente a un avvelenamento a lungo termine da sali di metalli pesanti: un tipo di veleno «facile», che oltretutto lascia tracce per tantissimo tempo, segno che chi voleva ammazzarla o menomarla non si è preoccupato particolarmente che la cosa fosse visibile, e dunque scoperta.Vikhareva è stata assistente parlamentare di Dmitry Gudkov, una delle figure più note di Yabloko. Nel 2021 si era candidata alla Duma a Mosca, perdendo – stando ai calcoli del voto elettronico in Russia, non esattamente il paradiso dell’affidabilità democratica – contro il presentatore televisivo e candidato di Russia Unita Timofey Bazhenov. Nel 2022, con la sua popolarità in forte ascesa specie tra i giovani di Mosca, voleva candidarsi al consiglio comunale della capitale ma un tribunale glielo ha impedito, sostenendo che c’erano irregolarità nei documenti della candidatura.Nel frattempo Elvira cresceva di ascolto, diventava pericolosa per il regime, la sua voce forte e affascinante veniva ascoltata e diventava sempre più forte. A ottobre Le Monde le aveva dedicato una paginata, “L’oppositrice russa controcorrente contro tutto”. Elvira faceva da mesi una campagna porta a porta contro l’aggressione all’Ucraina, bussava alle porte, «sono la vostra ex candidata alle elezioni locali. Le elezioni ci sono state rubate. Russia Unita ha vinto tutti e dieci i seggi del consiglio distrettuale, ma la buona notizia è che non mi arrendo». Agli uomini faceva questa battuta: «Non preoccupatevi, non siamo dell’ufficio reclutamento militare». Non solo chiamava «guerra» la guerra all’Ucraina, ma si è impegnata per smascherare le mille cose orrende, corruzione degli ufficiali dello stato compresa, nella mobilitazione in Russia. E si era più volte messa di t.graverso contro le malefatte di Evgheny Prigozhin e dei mercenari di Wagner.A marzo Vikhareva ci aveva avvisato: «Il mio stato di salute sta spegnendo tutte le possibili risorse energetiche e fisiche». Dopo tanti dissidenti o avversari politici di Putin avvelenati, tutti diversi tra loro – elencarli tutti prenderebbe una mezza giornata, da Alexanxdr Litvinenko a Yuschenko, da Alexandr Perepilichny fino a Vladimir Kara Murza e Alexey Navalny, per citarne solo alcuni – povero il paese che avvelena i suoi figli e ha bisogno di eroi per dire no al dittatore del Cremlino.