Il Messaggero, 21 marzo 2023
Gi italiani sprecano un sacco di acqua
C’è chi usa la lavatrice solo a pieno carico, chi opta per docce veloci e non manca poi chi ha scelto di rimediare al freddo casalingo indossando magari un maglioncino pesante. Sarà per la preoccupazione di consumare energia, o perché comincia a farsi strada la consapevolezza che le risorse non sono infinite, fatto sta che gli italiani ora provano a non sprecare l’acqua. La ricerca che Ipsos ha condotto per conto di Finish a gennaio di quest’anno ne è una conferma: il 94% degli intervistati (un campione di mille persone) ha dichiarato di usare meno i sistemi di riscaldamento (52%) e la lavatrice (46%). Cresce dunque l’attenzione per l’energia, il gas (50%) e l’acqua (38%); ma mentre la maggior parte (87%) teme di più le bollette per gas ed elettricità, c’è chi (62%) sa che pure l’acqua incide nel bilancio. Ecco allora che per evitare gli sprechi il 77% prova a usarla con parsimonia. Ma non per tutti è solo un problema di costi: il 41% del campione Ipsos sa che la condizione del patrimonio idrico nel nostro paese non è rosea; nel 2022 ne era consapevole appena il 25%. Del resto, stando alle previsioni del World Resources Institute, la situazione attuale non lascia presagire nulla di buono: entro il 2040 l’Italia potrebbe ritrovarsi a fare i conti con un profondo stress idrico. Nel 2022 solo il 24% degli intervistati sembrava preoccuparsene, adesso la consapevolezza sta pian piano aumentando (31%).GLI SPRECHIMa è ancora troppo poco: gli italiani si confermano infatti tra i più spreconi in Europa, con 220 litri giornalieri pro-capite, mentre la media europea si ferma a 165 litri. Per fortuna qualcuno comincia a porsi il problema: il 46% sa bene che se si continua così sarà inevitabile che il nostro Paese prima o poi si ritroverà a secco; e dire che l’anno scorso il numero degli intervistati più consapevoli e forse più animati da buone intenzioni era più alto (54%). Troppo difficile, forse, scardinare vecchie abitudini, soprattutto quando si sta comodamente a casa: tenendo conto di una media di 2,3 persone per nucleo, secondo l’indagine Ipsos il consumo medio giornaliero Italia è infatti di circa 500 litri; ma solo il 4% degli intervistati ne è consapevole, oltre il 68% ritiene invece che non si superino i 100 litri. Eppure, gli accorgimenti per evitare gli sprechi ormai sono noti, purtroppo però poco più della metà degli intervistati li mette in pratica: solo il 68% chiude i rubinetti quando non necessario, il 71% invece utilizza la lavastoviglie solo a pieno carico, il 53% si impegna a fare docce più brevi e il 60% preferisce la doccia alla vasca.Intanto, nonostante gli effetti della desertificazione siano ormai sotto gli occhi di tutti, come è evidente tra l’altro sfogliando la prima Guida Turistica ai Deserti d’Italia realizzata da Finish nell’ambito del progetto “Acqua nelle nostre mani”, solo il 66% si dichiara preoccupato (era il 62% nel 2022) e quasi tutti (83%) pensano che riguardino solo le regioni centro-meridionali del paese, ignorando quindi che siano ben visibili anche nelle regioni settentrionali, in particolare nelle aree montane: in molti luoghi infatti i fiumi sono ormai diventati sentieri da trekking e i laghi si sono ridotti ad aride distese.