Corriere della Sera, 20 marzo 2023
L’Europa non ha più bisogno di imitare altri modelli. Tanto meno gli Usa
Dopo la fine della Seconda guerra mondiale gli americani godettero di una grande simpatia. Piacevano agli europei perché sembravano essere estranei alle passioni che li avevano divisi negli anni precedenti. Anche gli americani avevano combattuto il nazifascismo, ma senza gli estremismi che avevano diviso le potenze dell’Asse da quelle democratiche dell’Europa. Piacevano meno ai comunisti ma durante la Guerra fredda furono quasi sempre trattati con deferenza anche a Mosca. L’America era un esempio di modernizzazio-ne, un modello che altri popoli avrebbero potuto imitare. Vi erano anche aspetti della società Usa (razzismo e guerra del Vietnam) che molti europei disapprovavano. Ma quale valore potevano avere le critiche di potenze che stavano allora combat-tendo per conservare le proprie colonie in Algeria o in Oriente? Con il passare degli anni, tuttavia, molto è cambiato. Dopo la presidenza di un rispetta-bile uomo politico, Barack Obama, gli elettori americani, nel novembre del 2016, hanno eletto Donald Trump, uno spregiudicato uomo d’af-fari e uno dei personaggi tra i più divisivi del partito repubblicano. Trump ha occupato la Casa Bianca per un mandato discusso e ha dovuto lasciare la sua poltrona a un rivale, Joe Biden, che ha lo stile di Obama. Ma l’America ha anche molti elettori illibe-rali che non esiteranno a votare di nuovo per Trump. Gli Usa sono una potenza autorevole, ma non sono più il modello della nostra gioventù. L’Europa invece ha creato una Unione che ha già dimostrato di possedere molte virtù e non ha più bisogno di imitare altri modelli.