Corriere della Sera, 19 marzo 2023
Sharon Stone vittima di Silicon Valley Bank
C’è Sharon Stone, che in lacrime ha rivelato di aver perso metà del suo patrimonio «per questa faccenda delle banche».
C’è il finanziere, commentatore della Cnbc e protagonista del reality show Shark Tank, Kevin O’Leary, che pur avendo definito «idioti» gli amministratori della Silicon Valley Bank ha ammesso che «molte società» del suo portafoglio di private equity avevano depositi proprio presso la banca dello scandalo.
E c’è Gavin Newsom, governatore californiano che tre giorni fa aveva elogiato il salvataggio di Svb deciso da Joe Biden, e l’altroieri ha cercato di dribblare (non si sa per quanto) le polemiche su un non insignificante dettaglio: alla Svb avevano il conto tre delle sue aziende vinicole.
I nomi famosi generalmente sono parchi di informazioni sui propri investimenti, come è ovvio, ma dalla notizia del crac di Svb stanno emergendo, lentamente, dettagli sui correntisti più noti. Stone, 65 anni portati magnificamente (Basic Instinct è uscito nel 1992) è scoppiata in lacrime mentre accettava il «Courage Award», «premio per il coraggio», durante la raccolta fondi del nonprofit per la ricerca oncologica Women’s Cancer Research Fund. Ha detto che ci è voluto «coraggio», da parte sua, per fare la donazione nonostante il fallimento della banca. «Sono un’idiota, su questioni tecniche relative ai soldi. Ma posso firmare un fottuto assegno – ha detto dal palco —. E in questo momento, anche questo è coraggio, perché so cosa sta succedendo, ho appena perso metà dei miei soldi per questa faccenda della banca. Eppure questo non significa che mi sono chiamata fuori».
O’Leary, molto popolare sui social media per lo stile aggressivo da raider della finanza stile anni 80, durante un’apparizione allo show Hannity di Fox News ha ammesso che «molte società» del suo portafoglio di private equity avevano depositi in Svb (O’Leary aveva recentemente perso 15 milioni nel crac di Ftx, exchange di criptovalute del quale era anche testimonial). Tra queste società c’è anche Circle, che aveva ben 3 miliardi di dollari depositati nella banca che prima dell’intervento del governo garantiva una copertura assicurativa per un massimo di 250mila dollari. «Quella banca era gestita da idioti, con un consiglio d’amministrazioni di incompetenti – ha detto O’Leary nel suo consueto stile greve —. È una delle tante, tante banche in cui tengo i miei soldi. Sono un adulto (ha quasi 70 anni, ndr) e penso che se hai più di 250 mila dollari depositati in qualsiasi istituto, sei fondamentalmente un hedge fund o un investitore esperto o un’azienda. Capisci il livello di rischio e agisci di conseguenza».
Tre aziende vinicole di proprietà del governatore della California Gavin Newsom (ma attualmente gestite da un blind trust) sono clienti della Silicon Valley Bank e il governatore ha mantenuto conti personali presso l’istituto «per anni», secondo il sito The Intercept. Un dirigente della Silicon Valley Bank aveva anche fatto una donazione di 100 mila dollari al California Partners Project, ente di beneficenza fondato dalla moglie di Newsom, Jennifer Siebel Newsom. Un dirigente della Svb siede – ancora per poco, si suppone – nel consiglio di amministrazione dell’ente di beneficenza.