Corriere della Sera, 18 marzo 2023
Gli affari di Totti nell’accoglienza
Una delle società dell’ex capitano della Roma, Francesco Totti, la Ten Immobiliare proprietaria di un edificio nella zona di Tor Tre Teste, torna in pista nel settore dell’emergenza abitativa del Comune di Roma. Si guadagna con una palazzina di proprietà alla periferia della Capitale il bollino di «idoneità» per ospitare, a spese del Comune, le famiglie in difficoltà alloggiativa.
È questo l’esito dell’ultimo bando pubblicato dal Campidoglio per trovare nuovi alloggi o meglio, come li chiama il dipartimento Politiche abitative, nuovi centri «Sassat», acronimo di Servizio di assistenza e sostegno socio alloggiativo temporaneo. Non è la prima volta che la società di Francesco Totti partecipa a questo genere di gare. Già in passato il gruppo dell’ex capitano giallorosso, ormai al centro delle cronache soprattutto per il divorzio burrascoso dalla conduttrice televisiva Ilary Blasi, si era proposto sul mercato dell’emergenza abitativa mettendo a disposizione i suoi appartamenti-residence per famiglie in difficoltà. Questa volta, però, la partecipazione al bando assume – per il Comune di Roma – un’importanza se possibile ancora maggiore: per la prima volta dal 2019, infatti, l’appalto per i «Sassat» riceve offerte considerate idonee. E dunque il piano potrebbe andare in porto.
Attualmente i sindacati contano, a Roma, tredicimila famiglie disagiate in graduatoria che aspettano l’assegnazione di un appartamento. E poi ci sono questi residence. L’idea dell’amministrazione era di passare dai costosissimi Caat, Centri per l’assistenza alloggiativa temporanea – 21 strutture per circa 1.200 famiglie, al costo di circa 30 milioni all’anno —, ai meno dispendiosi «Sassat», alloggi che avrebbero dovuto comportare una spesa inferiore. Nel frattempo queste case avrebbero incentivato la fuoriuscita delle famiglie bisognose dal sistema dei residence attraverso l’istituzione del «buono casa», fino a 800 euro mensili per l’affitto pagati dal Comune.
La gara per trovare i Sassat, però, dal 2019 non era mai andata a buon fine. Tre tentativi, uno dopo l’altro: 9 settembre 2019, 14 ottobre 2020, 20 aprile 2021. Tutti falliti. Anzi, negli ultimi due casi non erano neppure state presentate offerte. Tanto che qualcuno ipotizzò addirittura l’ombra di un cartello. E invece – a sorpresa – con l’ultima gara dello scorso 26 giugno tutto cambia. Arrivano tre offerte e la commissione comunale incaricata di valutarle individua tre immobili considerati «idonei».
Tra questi, appunto, c’è pure quello di Totti a Tor Tre Teste. Un palazzone scuro, con le finestre a specchio e le strade martoriate attorno, tipiche della periferia di Roma. La Ten Immobiliare, per i 34 appartamenti di via Tovaglieri 29 che già in passato erano stati adibiti a residence, percepiva 857 mila euro all’anno. Un tesoretto, considerato che – di contratto in contratto – il rapporto con il Comune di Roma prosegue ormai dai tempi di Veltroni. Ora si stanno concludendo le verifiche tecnico-urbanistiche, scrive la commissione, e poi si stipuleranno i contratti di locazione.