Corriere della Sera, 18 marzo 2023
Il governo cancella 2.535 regi decreti
Il governo cancella 2.535 regi decreti risalenti al decennio 1861-1870. L’«operazione antiburocrazia» è stata varata da Maria Elisabetta Casellati, ministra per le Riforme, che durante l’ultimo Consiglio dei ministri ha fatto approvare un provvedimento che prevede un colpo di spugna su oltre 2 mila leggi fuori dal tempo. Ma questa battaglia per la semplificazione è assai complicata, perché i regi decreti ancora in vigore sono oltre 30 mila. Tra le norme risalenti all’Unità d’Italia cancellate ce ne sono di curiose, come «l’autorizzazione ai Comuni a riscuotere per un triennio i diritti di gabella». Oppure «la somma che debbono pagare le alunne che entrano nel collegio delle fanciulle in Milano». E ci sono anche imposte come quelle «a favore di città e Comuni sul vino e aceto, sul mosto e sull’uva». Queste norme «sono ancora presenti nel nostro ordinamento generando difficoltà interpretative e contenziosi che ingolfano i Tribunali – spiega Casellati —. Siamo solo alla prima tappa di un percorso che, assieme al governo, intendo portare avanti per rendere più facile la vita dei cittadini». La ministra aggiunge poi che «entro luglio saranno abrogati ulteriori 20 mila regi decreti».