Corriere della Sera, 16 marzo 2023
Hitler con il seno e altri «trucchi sporchi» delle spie
Ad Adolf Hitler, che secondo uno studio psicologico di Harvard aveva una «forte componente femminile», volevano mettere estrogeni nei pasti, in modo che gli cadessero i baffetti, la voce diventasse stridula e soprattutto gli crescesse il seno. Un Führer con le tette difficilmente avrebbe ancora esercitato il suo carisma sui tedeschi. In Giappone, pianificavano di introdurre centinaia di volpi dipinte di vernice radioattiva fosforescente, che avrebbero terrorizzato soldati e civili, favorendo la vittoria americana. Un altro piano prevedeva che il Paese del Tenno fosse invaso da migliaia di pipistrelli kamikaze, lanciati da aerei, sotto le cui ali erano fissati congegni che avrebbero incendiato case ed edifici di legno. Non erano idee per una sceneggiatura cinematografica. Ma alcuni dei progetti pensati e in molti casi sperimentati da una speciale sezione dell’Oss, l’Office of Strategic Services, antesignano della Cia, creato nel 1942 per coordinare l’intelligence contro le potenze dell’Asse.
Nell’estate di quell’anno, Stanley Lowell, un chimico industriale conosciuto per la sua mente vulcanica, venne convocato a Washington da William “Wild Bill” Donovan, il generale che Roosevelt aveva voluto alla guida del nuovo servizio segreto. Dopo averlo fatto aspettare per ore in una cella, Donovan entrò e senza presentarsi gli disse: «Lei conosce Sherlock Holmes, naturalmente. Io per il mio staff ho bisogno del Professor Moriarty. Penso che lei possa esserlo».
Per Lowell fu l’incontro della vita. Da quel momento diventò capo di un gruppo segreto, il Research & Development Branch, incaricato di sviluppare tecniche clandestine e congegni per ingannare, destabilizzare e distruggere il nemico. Nei quasi tre anni in cui fu operativa sotto la guida di Lowell, l’unità produsse di tutto: pistole silenziate, inchiostri invisibili, penne che sparavano, esplosivi camuffati da dolci, sieri della verità, congegni per far deragliare i treni, pillole avvelenate senza odore né sapore, valigette che esplodevano all’apertura. Suona familiare? Sì. Lowell sembra la versione reale di Q, il mago dei trucchi tecnologici dei romanzi e dei film di James Bond.
Non tutti i progetti andarono a buon fine. L’Operazione Fantasia, quella delle volpi radioattive, venne abbandonata dopo che un gruppo di canidi, opportunamente verniciati, venne gettato nella Chesapeake Bay, al largo di Washington, ma quando riuscì ad arrivare a riva la tintura fosforescente era quasi tutta stata lavata via. Non fece alcun progresso neppure il piano degli ormoni femminili per Hitler. In compenso, lanciate sul Giappone, alcune decine di pipistrelli kamikaze sopravvissero e riuscirono a mandare in fiamme alcuni edifici e la torre di controllo di una base aerea. Ma la maggioranza morì per il freddo.
A raccontare la storia dell’unità di Lowell è ora lo storico americano, John Lisle, in un libro appena uscito per St. Martin Press: The Dirty Tricks Department, il dipartimento dei trucchi sporchi, ricostruisce un mondo delle ombre, popolato di doppiogiochisti, eroi, tipi strani e scienziati pazzi. Ma è anche una riflessione sui dilemmi morali e sui lasciti più oscuri di quelle attività. Un esempio per tutti furono le ricerche sul siero della verità del dipartimento di Lowell a ispirare negli Anni Cinquanta il programma clandestino MK-Ultra, uno dei più famigerati progetti della Cia, nel quale centinaia di prigionieri, malati di mente e anche cittadini inconsapevoli furono sottoposti a sieri, droghe come l’Lsd, onde sonore ed elettromagnetiche e tecniche di tortura per forzarne le confessioni attraverso il controllo mentale.
Il libro è denso di aneddoti quasi incredibili. Come quello di Lowell, che durante una presentazione dei suoi nuovi marchingegni ai capi militari USA, gettò casualmente nel cestino una Hedy, un petardo per creare panico così chiamato da Hedy Lamarr, attrice esplosiva appunto e prima donna a recitare nuda in un film. Il congegno esplose con un botto assordante e tutti i generali si diedero alla fuga.