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 2023  marzo 16 Giovedì calendario

QUESTA NON È COSA NOSTRA, È BEAUTIFUL! – MATTEO MESSINA DENARO ERA "CONTESO" TRA PIÙ DONNE CHE NELLE LETTERE DICHIARAVANO AMORE, GELOSIA E FASTIDIO - OLTRE A LORENA LANCERI, LA LOCANDIERA ARRESTATA INSIEME AL MARITO, SPUNTA IL NOME DI LAURA BONAFEDE, FIGLIA DEL CAPOMAFIA DI CAMPOBELLO, PIZZICATA CON IL BOSS AL SUPERMERCATO. NELLE MISSIVE INVIATE A MMD DICEVA DI ESSERE GELOSA DELLA VIVANDIERA: “MI HA DATO FASTIDIO CHE ERI A CASA SUA E…” - VIDEO -

Nelle indagini sulla vivandiera di Messina Denaro, Lorena Lanceri, spunta un’altra donna, Laura Bonafede, la figlia del capomafia di Campobello. […] non è coinvolta in questa indagine e non è stata raggiunta da alcun provvedimento nell’operazione di oggi […] le parole di Laura Bonafede confermano il ruolo avuto dalla vivandiera […]

Scriveva Laura Bonafede a Messina Denaro: “29-12 ore 21,30. Ho visto Margot alle 18.56 dal tramite, stranamente non mi sono arrabbiato, non sono andato su tutte le furie come di solito mi succede. Mi ha dato parecchio fastidio, questo non lo posso negare”. Per chi indaga “Margot” era l’auto del latitante. E non deve stupire, sostengono procura e carabinieri, che il biglietto fosse scritto al maschile: era un modo per nascondere l’identità della vera interlocutrice, che ogni tanto veniva chiamata “cugino”, oppure “amico”.

La verità è che Laura Bonafede era parecchio gelosa del rapporto di Messina Denaro con la sua vivandiera. E non lo nascondeva: “Mi ha dato fastidio non sapere cosa stessi facendo in quel momento, non sapere se eravate soli, se ti saresti fermato ancora a lungo, se … se … se … potrei di mille se … secondo me so pure perché non mi sono 'arrabbiatissimo': dopo quello che ho detto quando vidi Margot di mattina, ho pensato che non l’avrei vista più in quella zona per evitare di farmi avere delle reazioni, perché non l’avevo più vista, e questa cosa mi faceva incavolare ancora di più. Ma oggi ho pensato: almeno non si nasconde da Blu. Contorto come pensiero? No, solo che preferisco sapere e non essere preso in giro”.

Sembrano davvero le parole di un’amante ferita. Di sicuro, c’era una intensa frequentazione fra Messina Denaro e Laura Bonafede. Gli scriveva ancora un altro messaggio: “Caro Amico mio oggi ho rispettato nuovamente l’appuntamento di sabato ma niente, non ho visto nessuno e allora ho pensato che potevi essere andato a parlare allo Squallido. Insomma possono essere tanti motivi ma quello della romena e dello Squallido sono gli unici che mi balenano nella mente”. Altri nomi in codice da decifrare: Squallido, Rumena. […] La vivandiera era il “Tramite” […]

Il “Tramite” consegnava i pizzini del boss a Laura Bonafede in momenti particolari. Talvolta, però, gli incontri saltavano. Il boss e la donna si sarebbero pure incontrati al supermercato: “Ci siamo visti da vicino ed anche parlato, mi avrai trovato invecchiato e stanco (…) a me ha fatto piacere vederti e parlarti, cercavo di tenere la situazione sotto controllo, ma non ho visto niente di pericoloso, se non smettevo di parlarti, a parte le due signore madre e figlia suppongo, poi tutto nella regola.

Certo c’è da vedere cosa ha pensato l’affetta formaggi, perché a te ti conosce e sa che tipo sei, a me mi conosce di vista come cliente ma non sa nulla, certo ora che mi ha visto parlare con te sarà incuriosito di sapere chi sono”. L’affetta formaggi era la salumiera, i carabinieri hanno trovato l’immagine di Messina Denaro e Laura Bonafede. […] Domenica 8: “Carissimo amico mio mi accingo a chiudere questa mia, è una lunga lettera con arrabbiature, tristezza e tanta nostalgia. Non vedo l’ora di leggerti. Oggi sono passato ed ho visto Margot ed ho provato quella sana invidia del perché tutti si ed io no, vuol dire che era scritto c