il Giornale, 12 marzo 2023
I soldi fanno la felicità. Lo dice pure la scienza
Q uante volte avete sentito dire «i soldi non fanno la felicità»?. Chi mai ci ha creduto? Chi ha inventato questa enorme idiozia? Chi non ha soldi, per consolarsi? Chi li ha, per non sentirsi in colpa? Essere ricchi è meglio che essere poveri, non dovrebbe esserci nessun dubbio, eppure decenni a sentirci dire che i soldi non fanno la felicità.
Ora uno studio congiunto di Matthew Killingsworth, psicologo dell’Università della Pennsylvania, e del premio Nobel Daniel Kahneman toglie ogni dubbio. Il risultato è questo: il benessere mentale aumenta con la crescita del reddito e solo per una quota minoritaria gli effetti positivi cessano a 100 mila dollari. C’è da dire che pure la quota minoritaria sono quelli che si accontentano di 100 mila dollari, che non sono comunque pochi. Certo, non è detto che se sei miliardario tu sia felice, ma è il punto della condizione umana è ridurre al minimo l’infelicità, e essere ricchi aiuta. La minoranza che si accontenta dei 100 mila dollari (altra affermazione su cui consiglio di fare una ricerca, quella che dice che «chi si accontenta gode», che significa che vorresti una Porsche ma ti accontenti di una Panda e godi, vorresti sposarti Scarlett Johansson ma sei grasso e povero e ti accontenti della buzzicona dei film di Alberto Sordi o della moglie di Fantozzi) non ha fantasia.
Se sei ricco te ne puoi sbattere di tante cose che ti fanno essere più infelice, e questo ti fa stare meglio. Puoi comunque essere depresso, magari perché sei molto intelligente e vedi la vita per quello che è, ma immagina quanto lo saresti di più se fossi povero. Magari andresti da uno psicoanalista e dopo ogni seduta gli dovresti comunque dare minimo 100 euro e dubito che questo ti faccia essere più felice, lo psicanalista invece starà sicuramente meglio. Invece se sei ricco, veramente ricco, puoi essere triste come un povero ma sei ricco, puoi fare quello che ti pare. Puoi avere tutti i problemi del mondo ma non quello di essere povero.
Non so se fossi miliardario cosa farei, ma farei tante cose che mi farebbero stare meglio. Molte persone non capiscono Elon Musk: ma perché ti sei comprato Twitter, pagandolo 40 miliardi, cioè quattro volte il suo valore? Per divertirsi. Perché se lo può permettere. Perché Twitter gli aveva rotto le scatole e lui se l’è comprato e ha licenziato tutti. Vi assicuro che sta molto meglio lui di chi si lamenta del fatto che Elon abbia messo un prezzo di 11 dollari per avere un account verificato. Potete scrivergli quello che vuole, potete insultarlo, lui se ne sbatte. Se avessi un patrimonio di 250 miliardi di dollari come Elon non so cosa ci farei ma starei meglio. Sarei ugualmente infelice perché devo morire, o veder morire le persone a cui voglio bene, ma la livella di Totò non considera una cosa: la morte rende tutti uguali, ma quando sei vivo essere ricco è meglio.
Se sei ipocondriaco come me, e misantropo come me, e non esci mai di casa come me, per esempio, puoi farti una clinica privata personale con i migliori medici. Un check-up al giorno. I medici non fanno niente tutto il giorno, aspettano me. Non devi andare alla ASL e prenotare una TAC e ti diranno che c’è una lista di un anno, e in un anno potresti essere già morto. Un critico scrive una stroncatura di un mio romanzo su Repubblica? Mi compro Repubblica, licenzio tutti, e riempio la sede di pinguini. Se sei ricco non è importante neppure essere bello, puoi essere bruttissimo e avere tutte le donne belle che vuoi. Se le femministe mi segnalano in blocco l’account Istagram per farmelo chiudere (come successe, e ci riuscirono) io come Elon Musk mi compro Instagram e gli chiudo tutti gli account lasciando solo FUCK YOU sulla loro foto di profilo. I soldi non fanno la felicità ma rendono la vita meno difficile. No, non serviva una ricerca, comunque ora è ufficiale. E aggiungerei una cosa: solo i ricchi dovrebbero fare figli. Mi fai nascere senza chiedermelo e devo pure lavorare? Eppure paradossalmente più sono poveri più fanno figli. Perché l’umanità è stupida.