la Repubblica, 12 marzo 2023
Il record di spesa del governo in trasferta
Nei primi tre mesi del suo governo la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tra quelle che ha speso di più in missioni e viaggi rispetto alla fase di start-up dei suoi predecessori alla guida di Palazzo Chigi. Più dei governi Renzi, Gentiloni, Conte I e Draghi, e in parte meno solo del governo Conte II. La presidente in passato ha criticato l’aereo noleggiato da Matteo Renzi per i voli di Stato («Se lo vendessimo per rimborsare i cittadini fregati dalle banche?», diceva): l’Airbus poi rottamato dai 5 stelle che però poi si accomodavano comunque (giustamente, ma senza dirlo) in altri aerei di Stato.Ma la leader di FdI da principale inquilina di Palazzo Chigi è quella che nei primi tre mesi ha portato in giro per il mondo, e l’Italia, le delegazioni più corpose al seguito e tra queste il maggior numero di esterni all’amministrazione. Insomma, al momento non ha invertito la “rotta”, diciamo, anzi l’ha rilanciata. Il tutto mentre crescono rispetto al governo Draghi anche i voli fatti con aerei di Stato da parte dei ministri: con il titolare del dicastero della Giustizia Carlo Nordio che ha utilizzato questi voli anche per tratte del tutto interne al Paese e sempre atterrando o partendo dalla sua città, Treviso, per «motivi di sicurezza».Di certo c’è che Palazzo Chigi ha appena pubblicato il report delle missioni della presidente del Consiglio nei primi tre mesi dal suo insediamento. In totale spesi 193.233 euro per undici viaggi con al seguito delegazioni composte complessivamente da 280 persone tra staff e addetti vari, tra i quali 17 esterni allapresidenza. Soltanto a novembre la spesa è stata di 158.671 euro per quattro viaggi, uno in Italia e tre all’estero: quest’ultimi sono stati a Bruxelles, per la prima visita ufficiale fuori l’Italia, a Sharm el Sheikh per Cop27 e a Bali in Indonesia per il G20. Per queste tre missioni previsti pernottamenti e spese di trasferta per un totale di 134 persone, 14 delle quali esterne e non dipendenti di Palazzo Chigi. Nel dettaglio spesi 80.170 euro per «trasferimenti» e altri 78.501 euro per «pernottamenti e pasti». A dicembre le missioni sono state quattro: tre all’estero in Albania, a Bruxelles e in Iraq, per un totale di persone in delegazione pari a 108 unità e una spesa di 26.864 euro. A gennaio tre missioni, due all’estero in Algeria e Libia, per 52 persone al seguito e una spesa di 7.698 euro. In media per ogni viaggio Meloni ha avuto al seguito una delegazione composta da 27 persone.Numeri superiori a quelli dei suoi predecessori. Il governo Conte II nei primi tre mesi ha registrato una spesa di oltre 260 mila euro tra settembre e novembre 2019, però per ben 36 viaggi e con una media di componenti a delegazione di 15 persone. L’ex presidente Mario Draghi nei primi mesi di vita del suo mandato tra febbraio e giugno 2021 ha speso circa 80 mila euro per dieci viaggi, due in Italia e otto all’estero: poche trasferte, per l’ex presidente del Consiglio, anche perché si era ancora in piena fase pandemica.Il primo governo Conte tra giugno e agosto del 2018 ha speso complessivamente 148.496 euro per 12 missioni quasi tutte all’estero e con un totale di persone portate al seguito di 223 unità. In questi primi viaggi di Conte non ci sono state missioni istituzionali come il G20 fatto da Meloni a Bali. Ma anche a voler prendere a raffronto il primo G20 che ha visto la partecipazione di Conte, a Osaka nel giugno 2019, proprio in quel mese l’ex presidente ha fatto 36 viaggi all’estero spendendo 150 mila euro.Andando ancora a ritroso nel tempo, il governo Gentiloni nei primi tre mesi ha speso 25 mila euro per sei missioni e il governo Renzi ha speso in totale 78 mila euro nello stesso arco di tempo in gran parte per viaggi all’estero e con una media di 11 persone a delegazione.Anche sui voli con aerei di Stato dei ministri si registra in generale un aumento rispetto, a esempio, ai primi tre mesi del governo Draghi. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha fatto 12 missioni. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, 7. Il ministro Nordio ha utilizzato 5 volte i voli di Stato e sempre per partire o atterrare a Treviso. In totale 35 voli di Stato, contro i 20 dei ministri di Draghi. Il governo Meloni viaggia, eccome.