Corriere della Sera, 12 marzo 2023
Shiffrin, record senza limiti
È il giorno dei fenomeni delle nevi, implacabili, risoluti, vincenti: Mikaela Shiffrin per la storia, riscritta e aggiornata con il nuovo record di 87 vittorie; Marco Odermatt per spiegare, con il successo nel primo gigante di Kranjska Gora e con la conquista aritmetica della sua seconda Coppa del Mondo assoluta, che non è solo l’attuale monarca tra gli uomini ma che ha anche insani intenti (per gli avversari) riguardo al futuro.
Mikaela la super-regina si prende però la ribalta. Non ha voluto perdere tempo per diventare la più vincente nella storia del circo bianco, uomini compresi. Così a Aare, dopo aver agganciato Ingemar Stenmark nel gigante di venerdì, ha proceduto a sorpassarlo facendo suo pure lo slalom davanti alla svizzera Holdener e alla svedese Svenn Larsson. La terra di Svezia che ha dato i natali a Ingo ha dovuto assistere fino in fondo alla detronizzazione del suo idolo: il nuovo primato è di 87 primi posti, ma sarà ritoccato sempre di più perché davanti alla ragazza del Colorado non ci sono più ostacoli e il cielo è libero per volare sempre più in alto. «È davvero difficile comprendere questa cosa...» ha detto l’americana in tv quando le hanno domandato se si rendesse conto di essere diventata la numero 1 di sempre.
Non c’è da stupirsi per la risposta, Mikaela è un personaggio schivo. Più che incensarsi preferisce ad esempio sottolineare come ha preso sul serio lo slalom. E non per il possibile record «ma perché io voglio essere smart e veloce». La sua gioia al traguardo è stata semplice e genuina: «Mi sono commossa quando ho visto, a fianco di mamma Eileen, mio fratello Taylor e mia cognata Kristie venirmi incontro: che cosa diavolo ci fate qui? come siete arrivati e perché? ho chiesto loro. Siamo in Svezia, non negli Stati Uniti!». La ragazza di Edwards è ormai una slot machine di numeri e di primati. Con gli 87 primi posti è diventata la quarta atleta a vincere più gare in uno sport olimpico invernale. Meglio di lei hanno fatto solo la fondista norvegese Marit Bjoergen (tra il 1999 ed il 2018 ha vinto 114 gare), la freestyler svizzera Conny Kissling (106 successi tra il 1981 e il 1992), l’asso norge Ole Einar Bjoerndalen, che tra biathlon e sci nordico ha totalizzato 95 trionfi tra il 1993 ed il 2018. Con il podio numero 136 Mikaela è poi a -1 dai 137 di Lindsey Vonn e a -2 dai 138 di Marcel Hirscher.
Lady Record, la dormigliona da dieci ore di sonno a notte che però in pista dà la sveglia alle rivali, ha già aggiornato la road map: l’età è dalla sua (compie 28 anni proprio domani), la voglia di gareggiare è tornata fortissima dopo un periodo buio e un’Olimpiade disgraziata, dunque l’obiettivo diventano le 6 Coppe del Mondo generali di Anne Marie Moser-Proell, un passaggio obbligato per provare ad attaccare le 8 di Marcel Hirscher. Scommettiamo che ce la farà? Stenmark non aveva dubbi prima e non ne ha ora: «Il mio primato è durato 34 anni, non è che ci abbia pensato molto se non quando si è avvicinata Lindsey Vonn prima e Mikaela poi: lei è fantastica, e lo merita. Avevo detto che può arrivare a 100 vittorie, ora dico anche di più».