Corriere della Sera, 11 marzo 2023
Ora fanno anche i costumi in lana Merino
L’hanno già ribattezzato l’«abito per nuotare». I primi costumi creati dal team stilistico di Vilebrequin sono realizzati secondo i dettami sartoriali del completo maschile, nelle classiche tonalità della lana Merino: blu navy e gingham nei toni del grigio. Ma è al tatto che si capisce che quello che può apparire un azzardo – un boxer in lana per immergersi tra le onde e stendersi subito dopo al solleone – in realtà rappresenta un passo avanti verso una moda più rispettosa. «Ci sono voluti tre anni di studi e sperimentazioni per arrivare a raggiungere un grado di leggerezza, resistenza e confort. La sfida era rendere la fibra flessibile per adattarsi all’acqua, mantenendo la leggerezza». Roland Herlory, direttore generale del brand è arrivato da Parigi per presentare la novità. «Il costume in lana Merino super 120 fa parte del programma che ha permesso al brand francese di realizzare il 90% delle collezioni utilizzando solo tessuti e processi sostenibili entro il 2023», sottolinea il ceo. «E ora si punta ad arrivare al 100% entro i prossimi 3 anni». «Fin dagli Anni 70 abbiamo usato le forbici su stoffe non canoniche per costumi da bagno: i tessuti cerati, le tele delle vele, persino denim e lino», continua Herlory. I boxer lasciano emergere la qualità e le caratteristiche tecniche della lana pettinata realizzata da Reda (B Corp per il suo impegno nella responsabilità) e certificata Woolmark. L’ultimo test era quello del nuoto, «superato grazie alla sua struttura a scaglie, la lana – fibra naturale biodegradabile – forma un guscio a prova di acqua e ad asciugatura rapida: tra i 5 e i 7 minuti».