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 2023  marzo 11 Sabato calendario

In Portogallo l’obbligo di affittare le case

Marina Gonçalves, 34 anni, è la più giovane ministra della storia portoghese. E ora spetta proprio a lei il compito di occuparsi dell’emergenza che sta rendendo difficile il cammino del premier socialista António Costa: chi ha un reddito basso non può vivere in una casa dignitosa. Ecco perché il governo pensa di mettere sul mercato gli appartamenti liberi da più di anno affittandoli ad un prezzo ragionevole.
Se avrà successo, il piano di Gonçalves (che è oggetto di una consultazione ma ha già sollevato reazioni negative) potrebbe rappresentare una svolta significativa e costituire un esempio anche per altri Paesi. Lei intanto respinge le critiche ripetendo sempre che «lo Stato non entrerà nelle case della gente».
In realtà la ministra delle Politiche abitative non aveva altra scelta, se è vero – come ricorda El País — che al momento della sua nomina (avvenuta all’inizio di quest’anno dopo le dimissioni di Pedro Nuno Santos, costretto all’addio per la vicenda della buonuscita milionaria ricevuta dall’ex manager della compagnia aerea nazionale Tap e poi sottosegretaria al tesoro Alexandra Reis) Costa le diede «tre mesi di tempo» per risolvere il problema-casa. Si trattava quindi di mettersi all’opera senza indugiare. Tra il 2010 e il 2022 gli affitti sono aumentati del 77% mentre gli stipendi sono saliti solo del 30%. Un recente sondaggio ha indicato che il 53% dei cittadini, scontenti per i bassi salari e l’inflazione, giudica negativamente l’operato del governo.
Come andrà a finire? Si parla già di una «serrata» promossa dal settore degli impresari delle locazioni brevi in occasione della Giornata mondiale della gioventù che porterà a Lisbona in agosto il Papa e un milione di ragazze e ragazzi. Gonçalves – che è nata a Caminha, la città alla foce del fiume Minho che guarda la costa spagnola, si è laureata in diritto all’università di Porto e si è fatta le ossa nella gioventù socialista prima di lavorare al dicastero che oggi guida – non sembra disposta a spaventarsi. L’obbligo di affittare le case vuote, dice, è una misura «totalmente costituzionale». Il futuro di Costa è nelle sue mani.