Il Messaggero, 9 marzo 2023
Julia Roberts e i provini per Shakespeare in Love andati male
Prima di Gwyneth Paltrow, Julia Roberts avrebbe dovuto essere Viola nel film “Shakespeare in Love” (1998), ma fallì sia le prove di “buona alchimia” con altri attori sia con l’accento inglese. Lo scrivono diversi media americani citando il produttore Edward Zwick, che di recente ha pubblicato un saggio in prima persona in cui parla della realizzazione del film che incassò circa 300 milioni di dollari e portò a casa sette Oscar tra cui quello come miglior attrice a Paltrow.Zwick dice che all’inizio ebbe difficoltà a far partire il progetto, ma quando sentì il nome di Julia Roberts la Universal acconsentì subito ad investire i primi sei milioni di dollari. I problemi cominciarono quando Zwick volò a Londra con l’attrice per le prove di “buona alchimia”, con le quali si determinano i ruoli da protagonisti, con altri attori candidati per interpretare William Shakespeare. LaRoberts voleva a tutti i costi Daniel Day-Lewis ma era impegnato in un altro film. L’attrice fallì le prove con diversi attori tra i quali Ralph Fiennes, Hugh Grant e Colin Firth. Poi ci fu un tentativo con Paul McGann. Questa volta il problema fu di altro genere: quello sull’accento inglese imperfetto dell’attrice.