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 2023  marzo 06 Lunedì calendario

GUERINI E PACE – NEL PD NON CI SARÀ NESSUNA SCISSIONE: A SCONGIURARLA CI PENSERÀ L’EX MINISTRO DELLA DIFESA, LORENZO GUERINI, CHE STA LAVORANDO ALLA CREAZIONE DI UN’UNICA CORRENTONA DI OPPOSIZIONE ALLA SINISTRATA ELLY SCHLEIN – L’IDEA È CREARE UN FRONTE CHE RIUNISCA LETTIANI, MARGHERITONI E FUORIUSCITI DELLA CORRENTE DI “SU-DARIO” FRANCESCHINI – LA SCHLEIN DA FAZIO E L’AVVERTIMENTO DI PRODI SULLE ALLEANZE: “PRIMA DEVE DEFINIRE IL PROGRAMMA” -

Nel Pd non ci sarà nessuna scissione. Niente uscite concordate e organizzate, insomma, al massimo qualche iniziativa personale, come quella dell’ex ministro, Giuseppe Fioroni. A scongiurare lo scisma non sarà lo sconfitto Stefano Bonaccini, che ha annunciato di voler lavorare a tutti i costi per l’unità del partito, ma Lorenzo Guerini. È l’ex ministro della Difesa, infatti, che sta lavorando per creare un’unica correntona di opposizione alla segreteria sinistrorsa di Elly Schlein: l’idea di Guerini è mettere insieme Base Riformista, i fuoriusciti dalla corrente di Franceschini (Fassino, Sereni) e anche gruppuscoli lettiani e margheritoni, che non si sentono così a loro agio. L’idea è tenere insieme il partito attraverso un coordinamento unico della minoranza interna.

SCHLEIN: NON CI SARANNO SCISSIONI E PRODI LA AVVERTE SULLE ALLEANZE Estratto dell'articolo di Lorenzo Salvia per il “Corriere della Sera”

[…] Giacca azzurra, jeans, sneaker bianche, accolta da un applauso non di maniera nello studio di Che tempo che fa , Elly Schlein arriva al tema più sensibile in questi primi giorni da nuova segretaria del Pd verso la fine della sua intervista con Fabio Fazio.

E le sue parole seguono la linea tracciata qualche ora prima da Romano Prodi, voce molto ascoltata dalla nuova segretaria: «I discorsi di aiuto all’Ucraina e di diplomazia — aveva detto l’ex premier a in Mezz’ora in più — è doveroso che stiano insieme, non possiamo assuefarci a che la guerra duri all’infinito».

[…] Schlein […] esclude rischi di scissione: «Assolutamente no». […] Ma su un altro punto con Prodi va un po’ in contrappunto. Aveva detto il Professore sul significato politico della manifestazione di ieri a Firenze, insieme a Giuseppe Conte e Maurizio Landini: «È stata un primo interessante confronto, un’esplorazione. Schlein deve adesso definire il programma del Pd, perché solo quando c’è un programma preciso si può fare un’alleanza, altrimenti diventa debole». Un consiglio, forse dettato anche dalla sua esperienza ai tempi dell’Ulivo.

La segretaria del Pd la prende più alla larga: «C’è stata una straordinaria partecipazione in piazza, la migliore risposta a quella aggressione squadrista. Sono contenta che i sindacati abbiano organizzato il corteo e altre forze politiche abbiano partecipato». Ma è davvero la rinascita del campo largo? «Abbiamo la voglia di fare opposizione in maniera più efficace, più coordinata. È una proposta che voglio lanciare anche alle altre forze di opposizione».

Sia il M5S, che il Terzo polo, che Sinistra e Verdi, dunque: «Li ho sentiti. Penso che alcune battaglie come quella sul salario minimo e la difesa della sanità pubblica possiamo farle insieme». È stato quindi un errore, le chiede Fazio, non allearsi con il Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche? «Il risultato di settembre è anche frutto delle mancate alleanze». A proposito del ruolo di Stefano Bonaccini, lo sfidante sconfitto alle primarie, resta sul vago. Ma promette di «voler essere la segretaria di tutti e di tutte». E soprattutto di «dimostrare che nel partito è finito il tempo dei personalismi e della conflittualità interna». Forse la sfida più impegnativa.