Corriere della Sera, 5 marzo 2023
Meloni accusa Frontex
«Buon pomeriggio, il vostro premier muto è qui per rispondere alle vostre domande». Prima di replicare al sindaco di Crotone, prima di alzare leggermente la voce e sfogarsi, visto che «ho letto molte ricostruzioni surreali» sulla tragedia del naufragio, Giorgia Meloni si presenta davanti ai cronisti ribattendo con ironia alle incomprensioni degli ultimi giorni, alle critiche ricevute per non aver avuto tempo di incontrare i media nel corso della missione che l’ha vista prima in India e poi negli Emirati.
Ora che il viaggio è finito, nella terrazza fronte mare di uno degli alberghi più lussuosi al mondo, non solo fa un bilancio delle relazioni internazionali che hanno costellato le visite a New Delhi ed Abu Dhabi, ma soprattutto risponde alle critiche che dall’Italia continuano ad arrivare sul ruolo del governo di fronte alla tragedia del naufragio di migranti in Calabria. È una replica articolata, accalorata, pronunciata senza apparente esitazione.
Primo punto: «Ho sentito di tutto, la Meloni scappa, la Meloni non va, la Meloni sparisce, la Meloni si disinteressa. Leggo ricostruzioni surreali: il governo è andato immediatamente, il giorno stesso di questa tragedia, il governo sono io, è andato il ministro Piantedosi, siamo stati presenti da subito, dopo di che è andato anche il presidente della Repubblica, che rappresenta tutte le istituzioni, a meno che qualcuno non ritenga che sia in competizione rispetto al governo».
Secondo punto, Meloni respinge qualsiasi critica al ruolo cha ha interpretato dopo la tragedia. Il sindaco di Crotone le ha scritto una lettera, le ha chiesto di andare a vedere con i propri occhi, «come madre, se non come presidente del Consiglio, per condividere il dolore di altre mamme». Lei annuncia che sta pensando di tenere il prossimo consiglio dei ministri a Cutro: «Le istituzioni sono state presenti per esprimere il proprio cordoglio, dopo di che il passaggio successivo è dare risposte, continuare a lavorare. Io sono intervenuta, ho risposto alle interviste, ho scritto alla Commissione europea: mi pare che non si possa dire che non ho fatto del mio meglio, vorrei che si cercasse di guardare a quello che si può fare per impedire che accada ancora».
Terzo punto, quello che più le brucia, la nemmeno tanto velata critica di una sorta di omissione voluta, nel mancato soccorso ai naufraghi: «Ma davvero, in coscienza, c’è qualcuno che ritiene che il governo abbia volutamente fatto morire 60 persone? Vi chiedo, guardandovi negli occhi, ma davvero qualcuno pensa che se si fossero potute salvare 60 persone, fra cui un bambino di tre anni, non lo avremmo fatto? Vi prego, siamo un minimo seri».
«In coscienza»
«Davvero qualcuno ritiene che il governo abbia voluto fare morire 60 persone?»
Poi la ricostruzione secondo i dati che ha a disposizione il governo. «Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha già fatto delle dichiarazioni. La situazione è semplice, nella sua drammaticità: non ci sono arrivate indicazioni di emergenza da Frontex. La rotta, inoltre, non è coperta dalle Ong e nulla dunque c’entrano le politiche del governo. Noi lavoriamo per fermare i flussi illegali, ma abbiamo continuato a salvare tutte le persone. Questa è la storia. Se qualcuno sa qualcosa di diverso è bene che lo dica. Non si può esagerare così per colpire ciò che si considera un proprio avversario».
Meloni si dice «straziata» dalla notizia del ritrovamento di un altro bambino morto, è un dato che le fa dire che il governo «si batterà ancora con più determinazione per fermare la tratta di esseri umani, una tratta vergognosa e cinica che mette a repentaglio la vita delle persone e credo non sia passato un giorno senza che mi sia occupata di questa materia».
Insomma una difesa ad ampio spettro, una rivendicazione e un’analisi che non cambia rispetto alla politica che il governo ha scelto: «Siamo molto abituati ad accorgerci dei problemi quando c’è una tragedia ed invece c’è chi ne parla da quando è a Palazzo Chigi nel disinteresse generale. Io cerco soluzioni, l’Italia non può risolvere la questione da sola, ma per evitare che altra gente muoia vanno fermate le partenze illegali».
L’ultima replica è all’opposizione che chiede le dimissioni di Piantedosi: «Le opposizioni ogni giorno chiedono le dimissioni di un ministro diverso, non fa più notizia».