3 marzo 2023
“TUTTI A DIRMI CHE BRAVA, COME TI STAI RIPRENDENDO... MA QUELLO CHE PENSO È CHE NON SARÀ MAI PIÙ COME PRIMA” – NATALIA ASPESI RACCONTA L'ICTUS CHE L'HA COLPITA: “BEH, POI NON SEI PIÙ QUELLA DI PRIMA E QUANDO TE LO RACCONTANO ALLORA SÌ CHE NON È PIÙ COME PRIMA. IO SO CHE CI STO METTENDO TUTTA LA MIA FORZA, E MI SFORZERÒ DI SUPERARE QUESTA COSA...” -
Estratto da “il Venerdì di Repubblica” – “Questioni (non solo) di cuore” di Natalia Aspesi […]
Me ne scuso subito, ma per una volta non vorrei rispondere direttamente a queste tre belle lettere. Per una volta scriverei – addirittura! – di me.
Non so, non so, non so. C’è un giovanotto grandioso in divisa vistosa che vuole portarmi con sé, ma a me non sembra una persona degna di questo compito. Prima di me ce ne sono altre, prima di me ce ne sono altre, mi dico…. Sono passati dieci giorni – o forse un po’ di più – e a me non parevano, forse uno, forse due, ma dieci giorni... scomparsi... per sempre...
Lo sapevi che era un ictus? Lo sapevi che si chiamava ictus? Beh, poi non sei più quella di prima e quando te lo raccontano allora sì che non è più come prima. Tutti a dirti che brava, come ti stai riprendendo... ma quello che penso è che non sarà mai più come prima. Mai più come prima. Mai più. Lo penso, e nello stesso tempo mi dico che non è così.
Perché io so che ci sto mettendo tutta la mia forza, e mi sforzerò di superare questa cosa. Leggo le vostre lettere, le lettere sono sfumate, non sono mie, mi appartengono e non sono mie, le vivo su di me e non sono d’altri, i progetti si scolorano e perdono senso. Ma sono qui alla mia scrivania, e qui voglio sforzarmi, un giorno dopo l’altro e spero, con accanimento, di trovare la via facile, come per il passato.