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 2023  marzo 02 Giovedì calendario

Periscopio

In Moldavia la tensione schizza alle stelle. Centinaia di manifestanti filorussi sono scesi in piazza a Chisinau chiedendo le dimissioni del governo. Alcuni hanno tentato un’irruzione nella sede dell’esecutivo ma sono stati bloccati dalla polizia schierata in assetto antisommossa. Ansa.

Bisogna essere vigili per sventare i tentativi della «feccia» che cerca di provocare divisioni interne usandole armi del «separatismo, del nazionalismo, del neonazismo e della xenofobia», tuona Putin. rainews.it
All’improvviso tv e radio mandano in onda il suono di una sirena e l’allerta: «Attenzione, attenzione: minaccia di attacco missilistico. Scendere immediatamente nei rifugi». Succede nelle regioni di Mosca e San Pietroburgo e in quelle meridionali di Voronezh e Belgorod. È un hackeraggio, ma chi ascolta non lo sa. Intanto arrivano notizie a raffica di droni avvistati o abbattuti. Non soltanto nelle regioni meridionali del paese, Belgorod, Krasnodar, Brjansk, Kuban e Adighezia, dove non è una novità, ma persino a Gubastovo, circa 100 chilometri a Sud-Est dalla capitale. Rosalba Castelletti, Repubblica.
Fu allora che sentii parlare per la prima volta del mutamento di stato d’animo degli ucraini [e] dell’odio che essi provavano per i sovietici dopo appena un paio di mesi d’occupazione, compresi quelli che prima della guerra simpatizzavano per l’URSS. Józef Czapski, La terra inumana.
Il primo attacco clamoroso e riuscito avrebbe sulla opinione pubblica un effetto pari a quello del leggendario atterraggio di Mathias Rust in piazza Rossa: il gesto audace del giovane tedesco, che con un Cessna riuscì a superare tutte le difese proclamate impenetrabili della difesa sovietica, mandò in frantumi il mito dell’invincibilità del Cremlino. Forse l’obiettivo di Kyiv è anche quello: spaventare i russi e spiazzare Putin, già impegnato nella caccia a quelli che lui (…) ha chiamato «feccia» e che i dissidenti chiamano «i partigiani». Anna Zafesova, La Stampa.
Ieri a Pietroburgo sono stati arrestati tre giovani che hanno dato fuoco a commissariati militari e auto della polizia.La Stampa.
Chissà se a Milano si ricordano come baciavano le mani dei soldati russi. Se fate i maleducati con noi, voi bastardi dovete tremare. I russi partono piano, ma poi vanno veloci (…) Ci sarà un’altra traversata delle Alpi, se necessario. Vladimir Soloviov, il più popolare anchorman russo, con villa in Lombardia.
Il Corriere fomenta la guerra. Titolo della Verità.
Occorre ribadire che, sul, piano geopolitico, il nemico sono gli Usa, non la Russia. Diego Fusaro (Il Tempo).
«Fermiamo la guerra. Né con Putin né con la Nato». Questa è Rifondazione Comunista. Che prende apparentemente le distanze da Putin, attacca la Nato e ignora del tutto l’Ucraina. Maurizio Stefanini, Linkiesta.
Il bavaglio di Draghi è peggio di Benito e della sua censura. Titolo del Fatto quotidiano.
Dal sito del Fatto Quotidiano: «Le donne dell’Impero Romano probabilmente usavano vibratori di legno per il proprio piacere sessuale». Stefano Lorenzetto, ItaliaOggi.
[Matteo Piantedosi:] Sono stato frainteso. Volevo dire: «Restate lì in Africa, che veniamo noi a prendervi!» [Francesco Lollobrigida:] Io invece ho qui pronto un decreto flussi per l’ingresso di 500mila migranti! [Giorgia Meloni:] Cazzo. Con questi è come regolare la temperatura della doccia con le vecchie manopole... ’na tacca a destra: Mengele, ’na tacca a sinistra: Mimmo Lucano. Makkox, il Foglio.
[500mila migranti, vabbè, purchè si garantisca un minimo] di formazione in loco nei paesi di partenza. Una formazione di tipo professionale, ma anche linguistica. Diciamo una formazione di carattere generale su quello che è il nostro modello di vita. Se io, italiano, vado a lavorare in India, se conosco meglio alcuni elementi della loro cultura, riesco meglio a dialogare, a inserirmi e a non essere marginalizzato, ghettizzato. Francesco Lollobrigida, ministro e cognato.
Noi studiamo Salgari, loro Io sono Giorgia. Dal web.
Io vedo l’immigrazione clandestina come una trovata dei bianchi per eludere le leggi sulla schiavitù. Chris Rock, comico nero.
[Belve, Rai 2]. Francesca Fagnani parlando con Rocco Casalino, ex portavoce di Giuseppe Conte, della sua passione per la letteratura, gli chiede quali sono i suoi «classici» di riferimento: «Dostoevskij certamente, Goethe assolutamente, Pirandello, Moravia, Baudelaire...». Francesca Fagnani incalza: «Mi dica una poesia di Baudelaire». Ciò mette in difficoltà Casalino. «Il mio problema è la memoria... allora, oddio…vediamo... Ora ricordo, Madame Bovary?». Dagospia.
Ho fatto sesso con centinaia di donne. Rocco Casalino (La Stampa).
Elly Schlein è intenzionata a far vedere i sorci verdi al governo in carica, e ha tutti i numeri per riuscirci. Quali numeri? Aggressività e sostegno della grande stampa. Luca Ricolfi (Alessandra Ricciardi, ItaliaOggi).
Con l’Ucraina, ma da «pacifista». E basta inseguire il centro. Titolo della Stampa.
Schlein, debutto con Conte. «Sabato antifascista» a Firenze. Titolo di Repubblica.
Arrivano i lupi? Li affronterò. Elly Schlein (La Stampa).
Una vittoria-esperimento, segno dei tempi anti-establishment. Titolo del Corsera.
Il totalitarismo moderno è solo un episodio nel quadro della perenne rivolta contro la libertà e la ragione. Dagli episodi più antichi esso si distingue (…) per il fatto che i suoi leader sono riusciti a realizzare uno dei più audaci sogni dei loro predecessori: essi hanno fatto della rivolta contro la libertà un movimento popolare. Una popolarità, naturalmente, che non deve essere sopravvalutata: l’intellighenzia è soltanto una parte del popolo. Karl Popper, Contro Hegel.
I politici devono essere seri. Ma non al punto di farmi ridere. Roberto Gervaso.