Corriere della Sera, 2 marzo 2023
Nessuno vuole cantare per re Carlo
Ed Sheeran? Ha già un impegno. Adele? Spiacente, no. Elton John? Niente da fare. Il grande concerto per l’incoronazione del re, il 7 maggio nel parco del castello di Windsor, sta incassando tante rinunce. Diecimila biglietti gratuiti – con nomi estratti a sorte tra chi ha fatto domanda – la famiglia reale al completo, effetti speciali e un link in diretta da altre parti del Paese: come già quelli organizzati per i Giubilei di Elisabetta, lo spettacolo in onore dell’ascesa al trono di Carlo si profila grandioso e pieno di sorprese. Per il momento, però, mancano nomi importanti. Anche Harry Styles e le Spice Girls hanno dato forfait. Ufficialmente Buckingham Palace non esprime alcuna preoccupazione – sarà una kermesse «multisensoriale» con musica di generi diversi, si apprende, una scaletta di musicisti doc e tante star del teatro e del cinema alle quali saranno affidati brani da recitare – eppure la stampa popolare si interroga sull’assenza, per ora, di nomi di richiamo globale.
Per Carlo la musica è una passione. Per il momento ufficiale e solenne – la cerimonia a a Westminster Abbey il 6 maggio – il re ha voluto un copione che rifletta i suoi interessi. Tra le varie orchestre del Regno sono stati così scelti i musicisti migliori che saranno diretti da Sir Antonio Pappano. Ci saranno dodici brani inediti e una serie di cori di adulti e bambini. Si esibiranno come solisti il basso-baritono Sir Bryn Terfel, la soprano Pretty Yende, il baritono Roderick Williams. L’arpista di corte Alis Huws si unirà all’orchestra di Pappano mentre un gruppo di sei cantori presenterà una selezione di musica bizantina in onore delle origini greche del padre del re, il principe Filippo.
Se si rincorrono indiscrezioni su chi salirà sul palco di Windsor – emergono regolarmente i nomi di Brian May, i Queen, Paul McCartney e i Rolling Stones – Carlo ha diversi amici che potrebbero accogliere una sua chiamata, da Bono degli U2 a Diana Ross.
La questione degli inviti e del cerimoniale, intanto, continua a presentare qualche grattacapo. Dovessero Harry e Meghan decidere di partecipare all’incoronazione, verranno tenuti in disparte, ma non sono solo loro a preoccupare gli esperti: cosa fare di Andrea, fratello del re con la reputazione a brandelli, privato da Elisabetta dei titoli e delle onorificenze cui per nascita aveva diritto? Carlo sarebbe a favore di una linea dura: nessuna riabilitazione, quindi. Anzi. Il sovrano avrebbe chiesto al fratello di lasciare il Royal Lodge e di trasferirsi nel ben più modesto cottage di Frogmore, che Harry e Meghan avevano ristrutturato a proprie spese (dopo aver lasciato i Windsor avevano restituito i soldi dei lavori ai reali con l’intenzione, però, di continuare ad usufruire della villetta). La notizia avrebbe incrinato ulteriormente i rapporti tra Carlo e il figlio Harry. Per il principe e la moglie, che non hanno diritto alla scorta in Gran Bretagna, Frogmore rappresentava un luogo sicuro e, stando a fonti a loro vicine, la coppia sarebbe rimasta di stucco nell’apprendere che Carlo ha consegnato le chiavi di casa loro al principe Andrea.