Corriere della Sera, 2 marzo 2023
Kabayeva e la fortuna di amare Putin
La vita privata di Vladimir Putin è un «segreto con sette sigilli», come dicono da queste parti. Negli ultimi due giorni, l’inchiesta del gruppo proekt.media sulle finanze di Vladimir Putin e soprattutto sugli immobili che condivide con la sua presunta compagna, l’ex ginnasta olimpionica Alina Kabayeva, ha fatto il giro del mondo. Titoli su titoli, commenti.
In Russia non c’è stata notizia. Nel senso che proprio non è arrivata agli occhi e alle orecchie di nessuno. Neppure una smentita, neppure un commento indignato di qualche deputato solidale con l’intimità violata del presidente. Ne hanno parlato solo i siti di opposizione, gli «agenti stranieri» bloccati nel territorio del Paese, consultabili solo con le reti private Vpn alle quali dà una caccia serrata il Roskomnadzor, l’agenzia federale per le telecomunicazioni, mettendole sempre più spesso fuori uso.
Le maglie della censura si fanno più strette quando si parla della famiglia dello zar. Non è eccesso di zelo, ma semplice messa in atto di una linea che lui stesso ha dettato. Putin ha sempre detto che sul suo operato politico, sulle sue scelte, accetta qualunque critica. Ma al tempo stesso, in ognuna di queste occasioni, ha sempre caldamente consigliato di lasciar perdere le indiscrezioni sul suo conto. «Non mi piacciono i mocciosi che con le loro fantasie erotiche si immischiano nelle vite altrui», disse in una intervista. Nel 2008, il tabloid Moskovskij korrespondent osò pubblicare alcune indiscrezioni sull’intenzione del presidente di sposare Kabayeva. La testata venne chiusa una settimana dopo.
Figurarsi oggi. Secondo Proekt, la villa di Valdai, distante duecento chilometri da Mosca, e di recente fornita di un sistema di difesa aerea Pantsir-S1 per proteggerla, non è solo la dimora preferita dal presidente. Ma è anche il luogo dove vive insieme a Kabayeva, soprannominata «la regina senza corona», probabilmente con i loro due figli, dei quali non sono mai stati svelati il sesso e i nomi. Se fosse vero, sarebbe la conferma dell’esistenza di una relazione di cui tutti sono al corrente ma che nessuno può confermare a livello ufficiale. La dimora è stata sistemata per ogni esigenza della donna. Assistenti e suoi familiari risiedono anch’essi in una casa nel parco. All’interno del comprensorio, è stato costruito un terem di legno, una residenza separata sulla scorta di quelle che, nella Russia degli zar, venivano riservate alle élite aristocratiche femminili. È quello il luogo dove alloggerebbero l’ex campionessa olimpica e i figli.
La parte privata dà più nell’occhio. Ma anche quella che riguarda le finanze della Kabayeva contiene dettagli inediti. La donna sarebbe proprietaria anche di un vasto attico di 2.600 metri quadri con piscina, cinema e pista di atterraggio per un elicottero, descritto come l’appartamento più grande del Paese, di altri appartamenti sul Mar Nero, registrati a nome della nonna. Il valore del suo portafoglio immobiliare si aggirerebbe intorno ai 120 milioni di dollari. Secondo Proekt, la presunta compagna di Putin avrebbe accesso ai fondi della società offshore cipriota Ermira consultants, che altre inchieste avevano già identificato come una delle casseforti private del presidente e del suo circolo ristretto.
Ermira controlla anche la società Real Invest, proprietaria del marchio di vodka Putinka, i cui proventi tra il 2004 e il 2019 secondo un’altra recente indagine di Proekt avrebbero fruttato al presidente un guadagno di cinquecento milioni di dollari. La società cipriota avrebbe finanziato anche l’acquisto della mega-residenza di Sochi, che era stata messa in vendita nel 2009 per 450 milioni di rubli, l’equivalente di quindici milioni di dollari, ma fu poi comprata due anni più tardi per soli 90 milioni (3,2 milioni di dollari all’epoca), un quinto del valore dichiarato. A gestire l’intera operazione sarebbe stato Oleg Rudnov, amico personale del presidente russo, scomparso nel 2015.
L’eco suscitato ovunque dall’inchiesta di Proekt è normale. Perché tutto quel che riguarda Putin fa notizia. Tranne che nel suo Paese.