la Repubblica, 2 marzo 2023
La dacia dove vivono Putin e Kabaev
C’era un tempo in cui l’ex ginnasta ritmica Alina Kabaeva, 39 anni, un oro olimpico e nove mondiali, era chiamata la «donna più flessibile di Russia». Oggi invece è una «zarina senza corona, la concubina segreta del presidente Vladimir Putin e presunta madre dei suoi figli». Almeno così scrive il sito di giornalismo investigativo russo Proekt che sostiene di aver trovato nuove prove della relazione di cui si vocifera già da anni. Secondo la testata, i “vassalli del re” garantiscono a Kabaeva e ai suoi figli una “vita regale”, mentre i servizi li nascondono agli occhi del mondo. Il tutto grazie ai fondi di una società offshore cipriota, Ermira, che ha guadagnato tra i 400 e i 500 milioni di dollari soltanto tra il 2004 e il 2019 vendendo a prezzi d’occasione “Putinka”, la “vodka del presidente”. Stessi anni in cui, secondo Proekt, si sarebbe registrato un record di morti da alcolismo. «Il presidente ama così tanto i soldi che riesce a guadagnare milioni anche sui vizi dei russi, contro i quali, come capo di Stato, dovrebbe combattere», osserva amara la redazione di Proekt, costretta all’esilio dal 2021, quando il sito è stato messo al bando in Russia come “organizzazione indesiderabile”.
Il presidente settantenne avrebbe profuso parte ingenti di questi ricavi innanzitutto per comprare un attico nel complesso residenziale “Parco Reale” di Sochi, descritto come «l’appartamento più grande della Russia»: 2600 metri quadri, 20 camere, cinema, una piscina, eliporto sul tetto, spa e giardino zen giapponese. Valore stimato: circa 120 milioni di euro. Nel 2020 avrebbe invece fatto costruire una lussuosissima dacia di legno con solarium, criocamera, piscina e pista di go-kart, a 800 metri dalla sua stessa residenza ufficiale nel Parco nazionale di Valdai, a metà strada tra San Pietroburgo e Mosca. È qui che Kabaeva – che Proekt paragona a una “sovrana medievale” e che le sue fonti chiamano per motivi di segretezza soltanto «la ginnasta» – soggiornerebbe insieme ai tre figli, tutti minorenni, la maggior parte del tempo, attorniata da sorelle, cugine e dalla nonna che a loro volta possederebbero proprietà milionarie.
Non è un caso che Putin abbia scelto Valdai come dimora della sua famiglia. «Raramente fa notizia, non vi si tengono quasi mai riunioni ufficiali, ma si presta ad eventi privati, anche intimi». Il presidente la raggiungerebbe a bordo di un treno blindato grazie a una ferrovia segreta che parte dalla stazione privata della capitale Mosca Kalanchevskaja. Proekt pubblica inoltre quelle che presenta come foto inedite degli interni della residenza di Putin: lo studio con sedie in mogano decorate d’oro, le stanze dell’ex moglie e figlie più grandi, un lampadario decorato con rubini e foglie d’oro. «L’elemento principale di design è tanto, tanto oro», racconta una fonte. «Quando nel 2003 iniziarono i lavori, le decorazioni erano molto moderne, ma a Putin non piacevano. “Come vorreste che sembrasse?”, gli chiedemmo. “Come San Pietroburgo”, replicò. Cominciammo a chiederci che cosa intendesse. Decidemmo che “come San Pietroburgo” significava “come l’Hermitage”».
Putin è ufficialmente single da quando nel 2003 ha divorziato da Ljudmila, ex hostess, dopo 30 anni di matrimonio. E ha sempre negato i pettegolezzi sul suo presunto flirt con Kabaeva, trent’anni più giovane. Deputata nel partito Russia Unita tra il 2007 e il 2014, scaduto il mandato, la “first lady segreta” è stata nominata a capo del Gruppo Media Nazionale, impero controllato da Jurij Kovalchuk, il “banchiere di Putin”. Da allora non appare quasi mai, tanto meno al fianco del suo Zar.