la Repubblica, 1 marzo 2023
Pupi Avati e l’assurda teoria su Lucio Dalla gay
Omosessuali si diventa, non si nasce. Ne è convinto Pupi Avati, che sembra saperne più della scienza che sul punto invece parla di un insieme di fattori ma certo esclude un determinismo così netto. Il regista invece pensa che sia possibile diventare omosessuali, a causa ad esempio di una cura ormonale errata. Ed è convinto che questo sia accaduto a Lucio Dalla, come spiega in una intervista pubblicata ieri sulla Stampa. Ora, a parte il fatto che Dalla non ha mai dichiarato di essere omosessuale e che, anzi, nelle pochissime occasioni in cui ha toccato l’argomento in interviste si è ben guardato dal darsi una definizione riguardo al proprio orientamento sessuale, è di fatto impossibile poter affermare che sia diventato gay a causa di una cura ormonale che la madre gli fece fare in giovane età. Cura che fece, è certo, e che gli causò una evidente ipertricosi e con buona probabilità gli procurò anche disagi psicologici. Ma non lo spinse a diventare gay.
È incredibile che nel 2023 ci sia qualcuno che consideri ancora l’omosessualità come una malattia, dalla quale è magari possibile liberarsi con delle cure appropriate. È incredibile che ci sia ancora chi crede che alla nascita siamo tutti eterosessuali e che poi influenze esterne, fisiche, psicologiche, culturali, ci spingano a diventare omosessuali, confermando quindi che si tratti di un’eccezione alla norma. E fa specie, ancor di più, che qualcuno possa pensarlo di Lucio Dalla, capace di sfuggire alle norme, sì, ma in molti modi creativi e di vivere la sua vita in piena libertà, come voleva e come credeva fosse giusto. Anzi affermando, come tutti ancora oggi cantiamo, che nella nostra vita l’impresa eccezionale è proprio quella di essere normale.