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 2023  marzo 01 Mercoledì calendario

I tweet da dimenticare della Schlein

A volte ritornano (i tweet del passato). Rimestando nel grande calderone dei social network, capita che riemergano vecchi contenuti in grado di suscitare uno scalpore presente. È il caso di un seccatissimo cinguettio pubblicato da Elly Schlein nel 2013 contro Marco Travaglio. Dieci anni fa, l’allora attivista di centrosinistra si scagliò contro il direttore del Fatto Quotidiano con un commento di fuoco. Tenetevi forte, eccolo qui: “E quel sorrisetto del caz*o di Travaglio, che potrebbe avere solo uno stronzo che ha altri due passaporti nella tasca interna del cappotto”.
e quel sorrisetto del cazzo d #Travaglio, che potrebbe avere solo uno stronzo che ha altri due passaporti nella tasca interna del cappotto
— Elly Schlein (@ellyesse) March 7, 2013A distanza di tempo, qualche utente smanettone di Twitter ha ritrovato quel reperto social. E subito il cinguettio postato dalla Schlein il 7 marzo 2013 da Bologna (così riporta la geolocalizzazione) è tornato clamorosamente alla ribalta, sospinto nelle ultime ore da una serie di commenti e di retweet. All’epoca, Elly era una simpatizzante di centrosinistra vicina alle posizioni di Romano Prodi e di lì a pochi mesi avrebbe lanciato l’iniziativa Occupy Pd, per dare voce al malumore di parte della base giovanile dem rispetto alla nascita del governo Letta con una maggioranza basata sulle larghe intese.
Non è chiaro cosa allora avesse provocato quella reazione della Schlein, che – a giudicare dal tweet -pare non avesse gradito le espressioni del giornalista torinese. Un decennio dopo molte cose sono cambiate, innanzitutto nei toni di Elly, divenuta nel frattempo deputata e segretario di quel Pd che un tempo voleva “occupare”. Di recente, in una sua ospitata a Otto e Mezzo su La7, è stato proprio Marco Travaglio a evocare il passato della (ex) attivista luganese, menzionando in particolare il suo impegno iniziato a intensificarsi dieci anni fa.
"Ricordo anche che nel 2013 con la campagna Occupy Pd, Schlein cominciò a contestare il partito, quando cioè prima col golpe bianco dei 101 franchi tiratori contro Prodi e poi col secondo golpe bianco della rielezione di Napolitano, si impedì quell’intesa col M5s che Beppe Grillo aveva proposto in caso di elezione di Stefano Rodotà al Quirinale coi voti del Pd e dei 5 Stelle. Quindi, è un appuntamento mancato. Abbiamo praticamente perso 10 anni”, ha affermato il direttore del Fatto Quotidiano.