Estratto dell’articolo di Andrea Ramazzotti per www.gazzetta.it, 1 marzo 2023
IL PUGILE DANIELE SCARDINA, NOTO COME “KING TORETTO”, È IN COMA – SI È SENTITO MALE ALLA FINE DELL’ALLENAMENTO. PORTATO IN OSPEDALE, È STATO OPERATO D'URGENZA AL CERVELLO PER UN'ESTESA EMORRAGIA CEREBRALE – L'INTERVENTO È RIUSCITO MA SARÀ DECISIVO IL DECORSO DELLE PROSSIME ORE – IN DIRETTA SU DAZN DILETTA LEOTTA HA MANDATO UN MESSAGGIO DI SOSTEGNO AL SUO EX FIDANZATO: “FORZA DANI” – VIDEO -
Un malore al termine dell’allenamento, mentre si trovava già nello spogliatoio, poi la corsa in ambulanza all’Humanitas di Rozzano dov’è stato sottoposto a un delicato intervento di neurochirurgia per un’estesa emorragia cerebrale.
[…] L’operazione è andata bene, ma in casi come questo importante è il decorso delle ore successive. Ecco perché, nella fredda notte di Milano, fuori dal pronto soccorso dell’Humanitas, gli amici e i colleghi non lo hanno abbandonato. Alcuni di loro ieri pomeriggio erano alla palestra di Buccinasco, la Fitsquare, dove King Toretto, il suo soprannome, si stava preparando per il match del 24 marzo all’Allianz Cloud di Milano contro il belga Cedric Spera.
Sarebbe stato il suo esordio nei pesi mediomassimi: dieci round per mettersi alle spalle i supermedi e la sconfitta con De Carolis che gli è costata lo scorso maggio il titolo Wbo. Aveva scelto di abbandonare Miami e di rimettersi in gioco sudando in una palestra vicino a casa.
[…] Sono rimasti tutti lì, insieme al manager di Daniele, Alessandro Cherchi, anche lui provato dalla preoccupazione accumulata in un pomeriggio terribile. «Forza Dani», ha scritto su Instagram Diletta Leotta con cui il pugile ha avuto una storia negli anni scorsi. Poco prima delle 23 si è conclusa la seconda parte dell’intervento e la madre ha potuto vedere Daniele.
Scardina non si è sentito male sul ring o subito dopo un colpo subito alla testa. La seduta, con il suo allenatore Ermes Di Francesca, era terminata e c’è un video che lo ritrae mentre svolge gli ultimi esercizi di scarico: petto nudo con tatuaggi ben in vista, pantaloncini neri e mani ancora “fasciate”, parla con un collega, anche lui intento ad allenarsi e non dà nessun segno di malessere.
Sembra una scena vista mille volte per il trentenne di Rozzano, professionista dal 2015. Pochi minuti dopo il rientro negli spogliatoi, lo svenimento improvviso, l’arrivo dell’ambulanza e il trasporto in codice rosso all’Humanitas dove è arrivato intorno alle 17.
[..] Le prossime ore e i prossimi giorni saranno fondamentali per capire il decorso, ma ieri notte i volti degli amici, pur tradendo ancora la grande paura, facevano sperare che Scardina abbia vinto l’incontro più difficile.