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 2023  febbraio 27 Lunedì calendario

Lo storico Vickers parla dell’incoronazione di Carlo

«Il 6 maggio? Un’incoronazione, moltiplicata per due: “un re crea una regina, mentre una regina non crea un re”». Lo storico Hugo Vickers, il più legato ai Windsor, persona di fiducia di Filippo duca di Edimburgo e di Elisabetta II, che ha «sorvegliato» sulla correttezza storica del Giubileo di Platino ed è addentro ai segreti ingranaggi della Firm, la Ditta dei Windsor, parla con il Corriere della Sera. Mentre a Londra sale la «febbre» mediatica per l’incoronazione».
Il palazzo vuol togliere la parola «consorte» al ruolo della nuova Regina. Perché?
«Nessun mistero: il motivo per chiamarla Regina consorte era per differenziarla dalla regina Elisabetta: ormai, mesi dopo la morte di Elisabetta, non ha più senso quel consorte. Camilla sarà Regina».
Con la corona della regina Mary del 1911 non quella col diamante della discordia, il Koh-i-Noor. Carlo non vuole guai con l’India?
«Sì, il Re è un pacificatore. Ma ogni cambiamento a questa incoronazione sarà un precedente per William».
Alle Houses of Parliament c’è malumore: non tutti i Lord e i parlamentari entreranno in Abbazia.
«C’è delusione perché vestiranno in lounge suits, in borghese, niente ermellini. E solo una manciata, a sorteggio, entrerà a Westminster Abbey. Carlo vuole aprire a chi lavora per le charity, per il Commonwealth...e se nei‘50 furono costruiti spalti dentro l’abbazia per dare un posto a tanti oggi è impossibile: 2 mila persone soltanto. E gli inviti non sono ancora partiti».
La famiglia Windsor avrà un posto «in prima fila». Ma quella di Camilla, con i suoi cinque nipotini?
«C’è l’idea di coinvolgere i nipoti di Camilla: rispecchia l’idea di una famiglia allargata, come tante. In passato erano figli dell’aristocrazia a svolgere ruoli come quello di affiancare la regina mentre viene consacrata con l’olio benedetto che invece toccherà ai nipoti di “nonna” Camilla. Quanto ai Windsor ci sarà la prima linea, i Working Royals. Ma sarà difficile come già al funerale di Elisabetta dare un posto a tutta la famiglia reale. E non è ancora chiaro come vestiranno, spero che le donne, le principesse Kate, Anna, saranno in abito lungo da sera e tiara».
E i principi?
«Per William ed Edoardo, la scelta probabile è l’uniforme, come al funerale reale».
Ci saranno i Sussex?
«Il Re vuole con tutto il cuore tenere la porta aperta e li aspetta, li inviterà. Ma... la posizione di Harry nell’incoronazione di Carlo III è come quella di Edoardo VIII nel 1937 all’incoronazione del fratello Bertie (Giorgio VI). Il duca di Windsor (che regnò per pochi mesi prima di abdicare e lasciare tutto per Wallis Simpson), aveva fatto sapere che “avrebbe potuto essere a Londra” nei giorni dell’incoronazione del fratello... facendo immaginare che sarebbe comparso in abbazia. Alla fine si convinse a dichiarare che «come Re precedente, era inappropriato. Seguì l’incoronazione dalla sua tv a Parigi».
Carlo sposò nell’81 Diana Spencer, ci sarà il conte Spencer, duro con Carlo al funerale della principessa?
«Al funerale della regina era invitato e lo sarà credo all’incoronazione, con le sorelle di Diana. Come pure l’ex marito di Camilla, Andrew Parker Bowles, e i figli Tom e Laura».
Poi c’è Andrea.
«Non c’era Andrea al Giubileo di Platino, ufficialmente per Covid... potrebbe contrarlo di nuovo. O comparire in posizione defilata».
Chi dei potenti del mondo sarà invitato?
«Rappresentanze ufficiali e teste coronate ma questa volta i principi ereditari più che i sovrani. Per non offuscare il Re, Carlo III. È la tradizione».
Che ruolo avrà William?
«All’incoronazione renderà omaggio, inginocchiandosi, davanti al padre. Ma per lui nessun ruolo di coordinamento di questa incoronazione come per Filippo. A proposito, per Edoardo, che da anni lavora con impegno, il giorno del suo compleanno, il 10 marzo, potrebbe arrivare il titolo di duca di Edimburgo».
Filippo, ebbe un ruolo fondamentale aprendo l’abbazia alla telecamera... «Sì ed era un’unica telecamera in chiesa adesso saranno decine, una sul soffitto».
Mr Vickers, quanto ci sarà di Elisabetta alla cui incoronazione lei ha dedicato il libro «Coronation» presto di nuovo in libreria, nell’incor onazione del Re?
«Nulla. Carlo ha definito tutto, col desiderio di includere la diversità, dar spazio alla presenza delle sue tante charities... e con lui il duca di Norfolk che ha la regia».