Corriere della Sera, 21 febbraio 2023
Il piano segreto di Xi
La Cina continua a giocare la sua partita a carte coperte. Xi Jinping ha mandato in giro per l’Europa Wang Yi, il responsabile della politica estera del Partito comunista, con comunicazioni che cambiano a seconda dell’interlocutore. Così, a Roma, Wang ha anticipato ad Antonio Tajani che è imminente la presentazione di «un’iniziativa politica cinese per risolvere la crisi». Poi a Monaco ha avuto uno scambio tempestoso con Antony Blinken che sostiene di avere informazioni sulla volontà cinese di fornire ai russi «armi letali» e non solo sostegno commerciale per aggirare le sanzioni. Ancora a Monaco l’inviato cinese ha incontrato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e gli ha assicurato che Pechino «non vuole che la guerra prosegua a lungo». Ora lo stratega e portavoce della politica internazionale cinese è atteso alla tappa moscovita. Ha con sé il piano, dicono fonti diplomatiche alla Reuters.Si è fatto precedere da una dichiarazione dura del portavoce del ministero degli Esteri a Pechino: «La Cina non accetterà mai che gli Stati Uniti mettano all’indice la sua relazione con la Russia». Lo scontro di sabato tra Blinken e Wang ha peggiorato il clima da guerra fredda tra le due superpotenze. Le «informazioni americane sulle armi sono false», dice Pechino che le bolla come una strategia di «pressione e coercizione».
Il portavoce di Pechino ha tirato un’altra bordata osservando che «quelli che non smettono di fornire armi al campo di battaglia sono gli Stati Uniti, non la Cina. A Washington non sono qualificati per dare ordini e non accetteremo mai che dettino o impongano come dovrebbero essere le relazioni sino-russe».
Il Cremlino anticipa che è possibile un incontro tra Wang e Putin: «L’agenda è vasta», ha detto il portavoce Dmitry Peskov. È noto che Putin in una video-conferenza per gli auguri di Capodanno ha invitato formalmente Xi a Mosca per quello che sarebbe il 40° incontro tra i due «cari amici» dal 2013. E le due parti hanno dato grande risalto al boom dei rapporti commerciali: l’interscambio è salito del 29% nel 2022, a 190 miliardi di dollari, soprattutto grazie alle forniture di petrolio e gas russo, che però arriva a prezzi scontati all’industria cinese. Mosca combatte e Pechino fa sempre affari.
Xi non ha ancora risposto con una data all’invito per la visita di Stato a Mosca. Guarda al rapporto economico con gli europei. Kuleba ha detto che Wang a Monaco ha riaffermato il rispetto cinese per la sovranità e l’integrità territoriale ucraina.
Dei colloqui di Wang a Mosca, in pubblico potrebbe emergere solo la consueta retorica sulla «cooperazione strategica» sempre migliore. La politica mandarina continua la sua rotta ambigua con l’obiettivo di sfruttare l’avventurismo russo per cambiare gli equilibri di forza globali.