il Giornale, 19 febbraio 2023
Il meteorite sul balcone più probabile del jackpot
Al bar Alla Terrazza di Codroipo hanno venduto ben cinque quote del jackpot del Superenalotto che ha sbancato giovedì sera; nel frattempo su un balcone di Matera, poche ore prima, era caduto un meteorite. Non è difficile immaginare chi abbia da invidiare chi tra i protagonisti di siffatti prodigi, al di là del fatto che una terrazza è di solito più spaziosa di un balcone. La città lucana si è trovata dalla parte sbagliata del calcolo delle probabilità. Anzi delle improbabilità: perché i due eventi – centrare un sei al Superenalotto ed essere centrati da un meteorite – sono tra i più inverosimili che possano capitare nell’arco di una vita. Il primo – essere baciati nel modo più erotico dalla dea della fortuna – è calcolabile con esattezza: c’è una chance su 622.614.630 (seicentoventiduemilioniseicentoquattordicimilaseicentotrenta). Il secondo è invece stato calcolato in modo più spannometrico da tale Stephen A. Nelson, secondo cui c’è una possibilità su 1.600.000 di essere colpiti e uccisi direttamente da un frammento minerale caduto dal cielo, prospettiva assai meno allettante che diventare milionari. Alla fine a Matera possono quasi rallegrarsi: nessuno si è arricchito ma nessuno si è fatto male. Con la sorte è pari e patta, anche se tutta la Basilicata avrebbe da lagnarsi del fatto che è una delle quattro regioni in cui il jackpot non ha fatto felice nessuno. Di certo nella città dei sassi di tutto avevano bisogno tranne che di un altro pietrone, tra l’altro piuttosto bruttino a giudicare dalle fotografie. I frammenti sono stati ritrovati sul balcone dei Losignore, fra le contrade Serra Paducci e Rondinelle, alla periferia nord del capoluogo, dai due figli, allarmati dal fatto che i genitori la sera di martedì, giorno di San Valentino, avevano udito un forte botto all’esterno della loro abitazione. Sono stati recuperati dodici frammenti, oltre ad altri minuscoli, per un peso totale di 70 grammi. Il meteorite è piombato sul balcone di casa Losignore alla velocità di 300 chilometri all’ora e ha scheggiato una piastrella. C’è un’assicurazione che rimborsa i danni astrali? Verso le 19 del 14 febbraio in molti, nei cieli della Basilicata e della Puglia centrale, avevano segnalato l’avvistamento di un bolide luminoso. Gli esperti di Prisma, un network di «citizen science» coordinato dall’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) e finanziato dalla Fondazione Crt di Torino, che conta su una sessantina di camere sparse in tutta Italia, hanno esaminato le immagini dell’oggetto volante riprese dagli apparecchi di Castellana Grotte, Tricase e Vasto e hanno potuto tracciare lo «strewn field», ovvero l’area di possibile caduta al suolo dell’asteroide, individuando per l’appunto la zona a nord di Matera, dove sono ora in corso ulteriori ricerche a opera di gruppi di volontari per vedere se in giro ci sono altri frammenti arrivati dallo spazio. Nel frattempo gli adorabili nerd di Prisma si sono vantati pubblicamente del successo, il secondo «dopo il ritrovamento del meteorite Cavezzo avvenuto ai primi di gennaio del 2020». A giudicare dall’entusiasmo sono gli unici che non avrebbero preferito piuttosto avere una quota del sistema che ha fatto saltare il banco del Superenalotto. Naturalmente i frammenti di Matera sono ora al vaglio degli scienziati, che li analizzeranno per conoscere composizione chimica e caratteristiche mineralogiche e petrografiche e classificare i reperti. Possibile che ci dicano qualcosa su come si siano formati i pianeti nel nostro sistema solare qualche miliardo di anni fa. Quando il Superenalotto non c’era ancora, probabilmente.