Corriere della Sera, 18 febbraio 2023
Alba Parietti parla di Sandy Marton
Alba Parietti, ha visto che ha detto di lei Sandy Marton al «Corriere»?
«Ho letto e, dopo, l’ho anche sentito. Sostanzialmente, dice che ha cominciato a credere in se stesso grazie a me».
Più che altro, dice che con le donne era totalmente timido, ma che, dopo un flirt con lei, è diventato «un mostro di sex appeal».
«La sua è stata una dichiarazione postuma. Mi succede sempre così: quando stanno con me tacciono, dopo, confessano che sono stata la donna che hanno amato di più. L’unico che me l’ha detto, e me lo dice, a relazione in corso è il mio attuale fidanzato, Fabio Adami: deve aver avuto pietà della mia età, ormai, sono 61 anni».
Tornando al flirt col ragazzo che incarnò gli anni Ottanta cantando «People from Ibiza»?
«Fu un’apparizione quasi messianica, aveva una specie di luce, un alone... Eravamo due cantanti di Disco Music. L’ho visto e ho detto: ma che è? Era alto due metri, coi capelli biondi lunghi, era bellissimo, ma aveva una delicatezza particolare, se vogliamo, una timidezza. A me non sono mai piaciuti gli uomini convinti della loro bellezza. Un uomo certo di essere bello è cafone. Io ho avuto uomini estremamente belli ed estremamente brutti, ma i più belli non avevano la sfrontatezza di ritenersi tali».
Pure Christopher Lambert non si credeva bello?
«Era vagamente insicuro, diceva che chi lo vedeva dal vivo restava deluso e lui gli dava ragione».
Come andò con Sandy al punto che lui la incorona campionessa di seduzione?
«Più che campionessa di seduzione, io sono campionessa di motivazione. E sono talent scout di talenti. Gli dicevo che lo invidiavo, che volevo essere lui. A volte, si faceva prendere dall’insicurezza, mi faceva tenerezza, a volte, era malinconico. Però è sicuramente un maschio alfa, con tratti di allegria, dolcezza, una risata stupenda. A me non piace l’uomo vincente, i vincenti sono spietati, a me sono sempre piaciuti i dannati o quelli che avrebbero potuto fare di più. In fondo, anche io avrei potuto fare di più, ma rispetto alla carriera, ho sempre privilegiato la mia libertà».
Quanto siete stati insieme?
«Non siamo stati fidanzati. Uscivamo a Milano la sera e facevamo il giro delle discoteche: partivamo con l’Amnesia e chiudevamo col Plastic. E, a Ibiza, Amnesia e Ku».
Milano, Ibiza... Sta dicendo che durò tanto?
«Mi avvalgo della facoltà di non rispondere».
Il suo show sulle drag queen continua a slittare: il tema è troppo sensibile per la Rai nell’era di Fratelli d’Italia?
«Se il motivo fosse questo, sarebbe paradossale, perché con le polemiche post Sanremo finirebbe per pagare un programma girato stando attentissimi che non ci fosse un secondo, un’inquadratura, una parola che potesse offendere la sensibilità di spettatori meno avvezzi ai temi di genere o i moralisti o i bambini. In cinque puntate, non c’è un solo minuto che abbiamo pensato di tagliare perché volgare o trash o fuori luogo. Non sono una signora vuole dare dignità all’arte delle drag queen. Ci sono concorrenti famosi, non necessariamente etero, che salgono sui tacchi per un giorno e danno vita a uno spettacolo bellissimo. Mi spiace che qualcuno possa aver pensato che abbia una connotazione politica».
Che il programma sia stato registrato prima delle elezioni politiche e che sia stato promosso con partenza il 7 dicembre e poi sia slittato è un fatto. La Rai che spiegazione le ha dato?
«Io non chiedo spiegazioni alla squadra in cui gioco: se mi chiedono di andare in quarta fila, lo faccio. E credo che considerare tutto un atto politico non ha più senso: se la sinistra si dovesse riconoscere nel bacio di Rosa Chemical dato a Fedez fuori contesto, mio padre e gli altri partigiani si dovrebbero rivoltare nella tomba. Io non riesco a identificarmi più in nessun partito e ora guardo alle singole persone, quindi, mi piacerebbe vedere come una premier donna si muoverà su questi argomenti, mettendo a tacere le componenti più bigotte ed evitando polemiche inutili su temi di civiltà che appartengono a tutti».
Ha detto che non s’identifica più in un partito, quindi, non è più la coscialunga della sinistra?
«La coscia c’è, è la sinistra che manca».
Ha appena messo su Instagram una sua foto versione Lolita, perché?
«Perché sto con un uomo meraviglioso che mi ha restituito l’adolescenza. Io dico sempre che bisogna avere fidanzato e chirurgo più giovani, così ti sopravviveranno entrambi».
Sta denunciando di avere un chirurgo estetico?
«Certo, mica al Duomo di Milano qualcuno ha detto qualcosa quando l’hanno restaurato? E di me, Vittorio Sgarbi, che è critico d’arte e quindi mi attengo al suo giudizio, ha detto che sono un monumento nazionale».