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 2023  febbraio 18 Sabato calendario

LA NUOVA FACCIATA DELLA CASA DEL VOSTRO VICINO VI È COSTATA DUEMILA EURO – PER IL SUPERBONUS BY CONTE IN DUE ANNI LO STATO HA SGANCIATO 110 MILIARDI, 2MILA EURO PER OGNI ITALIANO. IL TOTALE È ARRIVATO A 37,7 PIÙ DELLE PREVISIONI, GRAZIE ALLE NUMEROSE TRUFFE E AI SOLITI FURBETTI, CHE VOLEVANO RIFARSI CASA "GRATUITAMENTE", COME SUGGERITO DA PEPPINIELLO APPULO – DICEVA “GIUSEPPI”, ERA TUTTO GRATIS) SALGONO SULLE BARRICATE – LA CGIA DI MESTRE: “COSTO SPAVENTOSO, MERCATO DROGATO” - VIDEO

Estratto dell’articolo di Enrico Marro per il “Corriere della Sera” Eravamo in pieno Covid quando, il 13 maggio 2020, il governo Conte 2 varò il Superbonus del 110% nel decreto Rilancio. Quel governo era sostenuto, oltre che dai 5 Stelle, da Pd, Leu e Italia viva. […] Ministro dell’Economia e proponente il decreto il dem Roberto Gualtieri. Fu una assoluta novità. Non solo perché per la prima volta un bonus fiscale eccedeva (del 10%) la spesa sostenuta, ma anche perché il cittadino poteva non tirar fuori un euro. Il bonus infatti si poteva scontare direttamente in fattura o cedere a banche e intermediari finanziari.

[…] Il Superbonus, secondo il decreto, sarebbe stato applicato alle spese sostenute tra il primo luglio 2020 e il 31 dicembre 2021 per interventi «volti ad incrementare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus), la riduzione del rischio sismico (sismabonus) e per interventi ad essi connessi relativi all’installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici», spiegava il comunicato di Palazzo Chigi.

La novità ebbe un successo ben oltre le previsioni. E fu prorogata dal governo Draghi con la manovra per il 2022. Questa volta l’esecutivo era sostenuto da tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia. Il Superbonus fu prorogato per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023 dai condomini e fino al 31 dicembre 2022 sugli edifici unifamiliari (con il 30% dei lavori svolti entro settembre 2022). Ma già al gennaio dell’anno scorso Draghi, di fronte all’esplodere della spesa e delle truffe, innescò la retromarcia col decreto Sostegni ter, che stabiliva il divieto di effettuare cessioni del credito oltre la prima, poi corretto con altri decreti che allargarono le maglie per rimettere in moto il mercato dei crediti, altrimenti congelato.

[…] Ieri, infine, il decreto Giorgetti che chiude la telenovela. Per tutti i nuovi bonus scatta il divieto di sconto in fattura e di cessione del credito. Resta, come prima, solo la possibilità di detrarre la spesa dall’imponibile.

Non c’era più tempo da perdere, è la tesi di Giorgetti. Il costo per lo Stato del solo Superbonus è arrivato, a gennaio 2023, a 71,7 miliardi, rispetto ai 43,7 del luglio 2022 e ai 6,2 di agosto 2021: una crescita esponenziale, favorita dall’assenza di stimoli alla contrattazione sui lavori (tanto paga Pantalone) e dalla conseguente esplosione dei prezzi.

Considerando anche il bonus facciate (19 miliardi) e gli altri bonus edilizi (28,9 miliardi), il costo totale per lo Stato a fine 2022 aveva raggiunto 110 miliardi, dice Giorgetti: 37,7 oltre le previsioni. In realtà, i 110 miliardi di cui si lamenta il ministro (2 mila per ogni italiano) non sono aggiornati con i dati Enea al 31 gennaio scorso. Facendolo si superano 120 miliardi.

Il tutto per lavori che hanno interessato, col Superbonus, solo l’1% degli immobili residenziali. Intanto, le indagini per truffa condotte da diverse procure della Repubblica riguardano complessivamente un ammontare di crediti inesistenti pari a 4,4 miliardi. Impossibile continuare così.

2. ADDIO SUPERBONUS, NUMERI CHOC: LO STATO HA SPESO QUASI 72 MILIARDI PER IL 3% DEGLI EDIFICI Estratto da www.leggo.it

[…] I numeri esposti dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre sono impietosi: a fronte di 372.303 asseverazioni depositate entro il 31 gennaio scorso, lo Stato con il superbonus dovrà farsi carico di una spesa di 71,7 miliardi di euro. Ricordando che in Italia sono presenti quasi 12,2 milioni di edifici residenziali, l'Ufficio studi della Cgia ha ipotizzato che, fino ad ora, questa misura abbia interessato solo il 3,1 per cento del totale degli immobili ad uso abitativo.

Cgia: «Costo spaventoso, mercato drogato» Cala dunque il sipario sulle cessioni dei crediti e sugli sconti in fattura, per decisione del governo. Per la Cgia il Superbonus non va «bocciato» tuttavia questa misura ha provocato un costo in capo alla fiscalità generale «spaventoso» e non proporzionale al numero di edifici che sono stati «efficientati». Inoltre la convinzione di aver speso troppo e di aver «drogato» anche il mercato edilizio è comunque molto elevata, osserva la Cgia. […]