Estratto da www.quotidiano.net, 18 febbraio 2023
LADROCINIO SUL NILO – UNA BANDA DI FALSARI ERA RIUSCITA A COSTRUIRE UNA FINTA NECROPOLI EGIZIA A BENI SUEF, IN EGITTO, PER VENDERE REPERTI FAKE AGLI ANTIQUARI: I TRUFFATORI PRESENTAVANO COME ORIGINALI MANUFATTI FATTI CON IL GESSO O COMPRATI NEI MERCATINI PER TURISTI, CHE IMITAVANO GROSSOLANAMENTE GLI ORIGINALI – LE PARETI DELLA TOMBA ERANO STATE DIPINTE COPIANDO LE IMMAGINI DAI LIBRI SCOLASTICI -
Una finta necropoli egizia è stata costruita da una banda di falsari per vendere presunti reperti egizi ad antiquari senza scrupoli, che li avrebbero acquistati illegalmente […]. La tomba egizia fake era stata allestita a Beni Suef, una città sul Nilo circa 150 km a sud del Cairo. I falsari sono riusciti a dileguarsi prima di essere arrestati, scrive il sito Egypt Independent.
[…] I truffatori presentavano agli acquirenti "come manufatti originali, a trafficanti di antichità" oggetti fatti da loro con il gesso, o peggio comperati al mercatino per turisti. Il "cimitero sotterraneo" scoperto nella zona di al-Hiba in località al-Fashn conteneva "falsi reperti dipinti e incisi, una bara di gesso, statue fatte a mano e una quantità di lingotti di gesso placcati in oro da utilizzare per truffare i commercianti di antichità", si legge sul sito egiziano.
Dopo la scoperta della truffa ai danni dei 'predatori di tombe', Omar Zaki, direttore delle antichità di Beni Suef, si è recato sul posto e ha confermato "tutti i reperti trovati all'interno (...) erano fatti di gesso", imitavano grossolanamente gli originali, e in alcuni casi erano stati acquistati "a Khan al-Khalili", il noto mercato turistico del Cairo. Anche le pareti della tomba erano state dipinte copiando le immagini da libri scolastici. Naturalmente i reperti sono stati sequestrati ed è scattata la caccia ai falsari […]e.