il Fatto Quotidiano, 17 febbraio 2023
Camilla Marianera, la legale infedele ch aiutava i Casamonica
“Io tramite il mio studio (...) conosciamo una persona (...) che sta in procura nell’ufficio dove sbobinano le intercettazioni (...) me fa tanti favori... tipo che se gli metto il nome co’ la data di nascita lui...”. Parlava così, intercettata, Camilla Marianera, praticante avvocato arrestata a Roma il 10 febbraio per corruzione, con l’accusa di avere “a libro paga” un funzionario della Procura di Roma, dal quale traeva informazioni utili su indagini top secret. La “talpa”non è stata ancora identificata dai pm. Gli inquirenti hanno solo l’indicazione di tale “Rober to”, ma non è detto sia il vero nome del dipendente. Con Marianera, è finito in cella anche il compagno Jacopo De Vivo, figlio dell’ex capo ultrà della Roma, Giuseppe “Pe p p o n e”De Vivo – deceduto nel 2015 – e grande amico della famiglia di Fabrizio “Dia – bolik” Piscitelli, capo ultrà della Lazio ucciso nel 2019. Le indagini del Nucleo Investigativo dei Carabinieri hanno ricostruito come le informazioni carpite da Marianera, attraverso la “t a lp a”, servissero a un amico di De Vivo, Luca Giampà, già coinvolto in un’indagine per droga. Giampà è il marito di Mafalda Casamonica, rampolla dell’o m o ni m o clan sinti e figlia del capostipite Giuseppe Casamonica. Per ogni checkrichiesto, nelle tasche del funzionario, secondo i pm, finivano 300 euro. Marianera, che fino al 2022 lavorava presso lo studio legale Condoleo (estraneo all’indagi – ne) effettuava controlli anche sui profili del compagno De Vivo e del padre Luciano Marianera, pluripregiudicato per reati che vanno dalla rapina al traffico di droga. Ma è il nuovo lavoro di Marianera che spinge i pm a ritenere concreto il pericolo di reiterazione del reato. Da ottobre, infatti, la donna è parte dello staff di Monica Lucarelli, assessore capitolina alle Attività produttive con delega alla Sicurezza. Lucarelli è estranea all’indagine. Per i pm, De Vivo “per il tramite di (...) un funzionario del Comune di Roma, è riuscito a far assumere Marianera”. La donna, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare, al fianco dell’as – sessora “partecipa ai comitati per la sicurezza pubblica” in Prefettura, e “in tale contesto, asseriva di aver appreso notizie in merito a delle non meglio definite attività d’indagine sul conto (...) dei Casamonica”, dopo “aver conosciuto, nel corso di una riunione istituzionale (...) un alto dirigente della Polizia di Stato”. Per i pm, il suo ruolo in Campidoglio avrebbe rappresentato “un nuovo modo di intessere relazione che non potrà che accrescere la sua fama criminale”. VINCENZO BISBIGLIA