Corriere della Sera, 16 febbraio 2023
Sgarbi da record a quota 10 cariche
Vittorio Sgarbi è sottosegretario alla Cultura, sindaco di Sutri, assessore alla Cultura a Viterbo, prosindaco di Urbino, commissario per le Arti di Codogno, presidente della Fondazione Ferrara arte, del Mart di Trento, del Mag di Riva del Garda e della Gypsotheca del Canova. Poi è in tour per uno spettacolo su Caravaggio e ora l’hanno pure eletto consigliere regionale in Lombardia.
Professore, lei ha almeno 10 cariche. Ha giornate di 48 ore?
«È una continua sovrapposizione. Oggi mi sono occupato di un problema per un albergo a Napoli, poi di un quadro degli Uffizi, beghe con le sovrintendenze e ho risposto ad almeno 50 telefonate».
È vero che dorme dalle 5 alle 10 del mattino?
«Sì, perché la notte a un certo punto la gente smette di rompermi le p… e ho finalmente tempo di leggere e pensare. Al lavoro nessuno fa niente fino alle 11».
Qual è il suo segreto?
«Bevo solo acqua gassata e lambrusco. L’ho suggerito io a Berlusconi, che era astemio. Gli è piaciuto e ogni tanto lo beve. Così lo ha inviato a Putin per contraccambiare la vodka».
Chi si immola per gestire la sua agenda?
«È gestita male dai miei assistenti. A volte incontro il presidente della Repubblica per caso, altre invece buco un appuntamento come il ricordo di Gerardo Bianco: è appena successo e c’era appunto Mattarella».
Ma si diventa ricchi con tutti questi incarichi?
«No, più incarichi hai e meno soldi prendi. Tutte le presidenze di enti culturali sono a titolo gratuito».
Ora è stato pure eletto consigliere regionale in Lombardia. E dovrà dimettersi per incompatibilità. Le dispiace?
«Che io mi dimetta è tutto da vedere. Quelli sono tutti voti miei».