Il Messaggero, 14 febbraio 2023
Moby, Onorato verso il processo
La procura di Milano ha chiuso le indagini nei confronti dell’armatore Vincenzo Onorato e dei suoi due figli Achille e Alessandro. È quanto annuncia l’agenzia Ansa. Secondo l’accusa, i tre Onorato «depauperavano il patrimonio della Cin spa, privandola della liquidità occorrente per il regolare adempimento delle proprie obbligazioni». In particolare, i pm sottolineano «quella del pagamento del saldo del prezzo di acquisto del ramo d’azienda dall’amministrazione straordinaria di Tirrenia», mediante condotte di «dissipazione o distrazione determinanti il sistematico drenaggio di risorse finanziarie a favore di Moby». Tra i reati fallimentari ipotizzati, c’è anche la bancarotta fraudolenta. Il drenaggio di risorse finanziarie a favore di Moby, secondo la procura avrebbe avuto l’obiettivo di «consentire a questa di far fronte agli oneri finanziari sulla stessa gravanti per effetto della complessiva operazione funzionale all’acquisizione del controllo totalitario, da parte della famiglia Onorato, di Moby stessa e di Cin». Tra le tante contestazioni, per Vincenzo Onorato si parla di «compensi per la carica di presidente nel triennio 2016-2018 dell’importo annuo di 3 milioni di euro», definito «manifestamente incongruo rispetto ai valori sia medi (circa 600mila euro) che massimi (circa 1,4 milioni) dei compensi pagati da società italiane operanti nel settore di dimensioni comparabili.«Non condividiamo tali valutazioni per un fondato e corposo ordine di ragioni sia fattuali che giuridiche, che avremo presto modo di rappresentare ai magistrati per dimostrare la perfetta legittimità dell’operato della famiglia Onorato», ha dichiarato l’avvocato Pasquale Patan