Corriere della Sera, 13 febbraio 2023
Nina Moric ha fatto pace con il figlio
A raccontare Casa Corona da capo e per intero, ci vorrebbe non un articolo, ma una serie tv tipo i Sopranos. L’ultima è che madre e figlio, Nina Moric e Carlos Maria Corona, hanno trascorso un pomeriggio insieme, il primo dopo tre anni, avrebbero assicurato, ovviamente a favor di fotografi, chiamati a immortalare l’esordio da pittrice della showgirl.
Rispetto ai Sopranos, più modestamente, i Coronas sono una serie a puntate trasmessa sui social e però perfino più estrema. Intanto, perché Tony Soprano è sì un boss della mafia ma è latitante e libero di far guai, mentre Fabrizio Corona certo non è un boss, però dal 2011 fa molto la spola fra il carcere e i domiciliari riuscendo a combinar guai in tutti e due i casi. Poi, perché Carmela, la moglie di Tony, è estranea agli affari del marito, come Nina che, anzi, l’ha lasciato, però Carmela non è mai stata accusata dal figlio di avergli rubato dieci euro dal portafogli. Infine, lì il figlio Anthony è un ingenuo adolescente, qui, il ventenne Carlos Maria è ora uno studente di Lettere, ora un influencer sotto l’attenta gestione del padre. Nei Sopranos, è solo Tony ad andare dallo psicanalista, mentre Fabrizio vanta uno psicologo e due psichiatri, una diagnosi di disturbo bipolare e borderline di tipo narcisistico con depressione maggiore, ha accusato la moglie di «essere malata», e in più i due hanno pubblicamente denunciato una psicosi transitoria che affligge o avrebbe afflitto Carlos.
Alla fine, naturalmente, i Coronas sono più estremi dei Sopranos perché non sono inventati, ma veri, per quanto i due ex siano soliti smentire uno la versione dell’altro. Tipo: 29 aprile 2022, versione di Corona: «La signora Moric è entrata in casa mia col volto coperto, ha rubato la spesa, ha rubato 10 euro dal portafoglio di Carlos, ha preso la Postepay, ha scaricato 25 euro e si è recata nella stanza dove sapeva vi erano i soldi della società: 50 mila euro in contanti. Li ha presi e se li è portati via. Davanti agli occhi del figlio». Al che, racconta, parte la spedizione per recuperare il maltolto, con accusa di evasione incorporata. Sempre lui: «Io non sono evaso, avevo un permesso per uscire. Sono andato da Nina con Carlos per umanità, per evitarle una denuncia con furto. Ma lei ha cominciato a urlare e ha chiamato la polizia. La polizia è arrivata e non hanno trovato i soldi». Il giorno dopo, Moric fa un’intervista al Corriere e giura che è tutto falso. Così, lei annuncia che denuncerà lui per calunnia, lui annuncia che denuncerà lei per furto aggravato. Carlos va sui social, conferma la versione del padre e dice che la madre ha preferito 50 mila euro cash al suo affetto. Che poi, i contanti portano male a Corona padre da quando lanciava dal finestrino dell’auto banconote false fino al milione e più trovato nel controsoffitto. Detto questo, ora, madre e figlio sono in pace. Chi sa fino a che altro colpo di scena.
I Coronas sono sulla cronaca rosa da quando si sposano nel 2001. Lei modella, lui agente di fotografi. Alla cronaca giudiziaria si passa nel 2007, quando lui fa i primi 77 giorni di custodia cautelare per Vallettopoli e lei chiede la separazione. Carlos ha cinque anni. Nel 2020, diventa maggiorenne e sceglie di vivere col padre, che è ai domiciliari. E questo è uno spin off della saga, fatto di appelli strappacuore della mamma via social, genere «Carlos non mi risponde più al telefono», Corona che accusa «Nina è malata», lei che risponde «Chiedo la carcerazione del padre: Carlos deve essere salvato». Il figlio dice su Instagram che il papà è il suo esempio. La madre: «Che posso fare se è uguale al padre? Ma vaffa...».
Forse, ora, la vera notizia è che i tre non sono più su Instagram, o almeno, Nina ha ripulito il suo profilo, Instagram ha bannato Corona e Carlos. Magari, dove non riescono psicologi o servizi sociali, mette il the end la censura dei social.