Anteprima, 23 gennaio 2023
Tags : Pino Rovereto
Biografia di Pino Rovereto
Pino Rovereto (1954-2023). Scrittore. Autore di romanzi, racconti e testi teatrali, vincitore del Premio Campiello nel 2005 con Mandami a dire (Bompiani). «Se ne va lo scrittore degli ultimi, l’intellettuale impegnato che si schierava sempre dalla parte dei fragili, degli invisibili, delle persone che hanno un disperato bisogno d’amore. Infanzia difficile e problemi personali, aveva sperimentato sulla pelle i temi che affrontava: carcere, cura della salute mentale, alcol. I suoi genitori erano sordomuti. Amava il silenzio, anche se era diventato popolare al Maurizio Costanzo Show. La dote che ammirava di più era l’umiltà. Credeva nel coraggio delle donne che, come diceva, ci salva sempre. Nel 2021 si era candidato come consigliere comunale a Trieste con una lista civica, Punto Franco. Diceva: “Sono l’unico garante regionale delle persone private della libertà a essere un ex detenuto. È il mio vanto e se mi arrestano ancora so a chi rivolgermi… Così come sono messe, le carceri sono illegali. Più del 70% di chi esce torna a delinquere, le tossicodipendenze – e penso anche a quelle dei migranti che la miseria spinge nel giro della droga – non sono curate. Ogni detenuto ci costa 150 euro al giorno. Non sarebbe saggio investirli per insegnare ai reclusi cosa fare una volta usciti? Io ci provo” aveva raccontato a Repubblica quando era uscito il suo libro Cara creatura (Bompiani, 2007), sulla madre di un tossicodipendente. E aggiungeva: “Sono cresciuto nel collegio dei poveri di Trieste, a modo suo il primo carcere. I miei genitori, entrambi sordomuti, non potevano provvedere a me. Mi facevano compagnia alla radio le commedie di Edoardo. Non capivo nulla ma ne assorbivo tempi e musicalità. La mia scrittura ne è sempre rimasta influenzata, anche nel metodo. Non sto mai più di cinque minuti alla scrivania, ho bisogno di urlarmi le parole, di parlarle, sentirle, magari per giorni. Solo dopo mi siedo al computer”» [Briganti, Rep].