25 gennaio 2023
Tags : Ellen De Generes
Biografia di Ellen DeGeneres
Ellen DeGeneres, nata a Metairie (Louisiana, Usa) il 26 gennaio 1958 (65 anni). Attrice, doppiatrice, conduttrice televisiva. Ideatrice e presentatrice del talk show The Ellen DeGeneres Show, andato in onda dal 2003 al 2022, per un totale di 2.329 puntate, vincitore di 61 Emmy Awards come programma Daytime (meglio di The Oprah Winfrey Show). Ha presentato la cerimonia di premiazione degli Oscar nel 2007 e nel 2014. Nel 2020 ha ricevuto il Golden Globe alla carriera. Ha fondato la società di produzione televisiva, A Very Good Production, in associazione alla Warner Bros e lanciato il marchio ED Ellen DeGeneres (abbigliamento, accessori, prodotti per la casa e articoli per animali)
Vita Figlia di Elliot, assicuratore, e Betty, agente immobiliare, entrambi appartenenti al movimento del Cristianesimo scientista (Christian Science). Dopo la separazione dei genitori, avvenuta quando aveva 15 anni, si trasferisce ad Atlanta (Texas), con la madre ed il patrigno, Roy Gruessendorf. Si diploma nel 1976. Dopo un semestre alla University of New Orleans abbandona gli studi. Lavora come commessa, giornalista, imbianchina, hostess e barista • «Nel frattempo, intraprese la carriera di comica in vari club underground, fino ad arrivare nel 1981 al Clyde’s Comedy Club di New Orleans. Solo l’anno dopo Showtime la nominò Funniest Person in America, anche in seguito a un tour che aveva intrapreso in giro per gli Stati Uniti. Ma la vera celebrazione mainstream avvenne quando il popolare conduttore televisivo Johnny Carson la invitò nel 1986 al suo programma, il seguitissimo Tonight Show, prima come ospite comica (la prima donna mai invitata in questo ruolo) e poi come intervistata: avere l’appoggio di Carson era uno dei segnali più significativi dello showbiz dell’epoca. Da lì seguirono molti altri ingaggi comici e i primi ruoli televisivi. Il primo picco della carriera di DeGeneres si ebbe però quando divenne creatrice e interprete della sua sitcom. Ellen debuttò nel marzo 1994 sul canale americano Abc: protagonista era appunto Ellen Morgan, la nevrotica proprietaria di una libreria che cercava di barcamenarsi fra i propri problemi professionali e personali, circondata da un gruppo di amici altrettanto disfunzionali. La serie comica non ebbe mai ascolti straordinari, ma contribuì a rendere DeGeneres un personaggio ampiamente noto al pubblico americano. Quello che rese però memorabile la serie fu ciò che accadde nel febbraio 1997. Dopo mesi di illazioni e indiscrezioni, DeGeneres fece coming out in una seguitissima intervista rilasciata alla conduttrice Oprah Winfrey: “Interpreto bene il personaggio gay perché lo sono”. L’aprile successivo, nell’episodio intitolato The Puppy Episode, anche il suo personaggio nella sitcom rivelò la sua omosessualità, divenendo la prima donna lesbica a comparire apertamente in un programma di prima serata. Il gesto rivoluzionario si trasformò in una polemica furiosa: molti sponsor e spettatori boicottarono lo show e la stessa Abc decise di cancellarlo poco dopo» (Paolo Armelli) • Dopo il coming out è finita anche sulla copertina di Time, con il titolo: «Yep, I’m gay» • «Dopo aver rivelato la loro storia d’amore, le attrici americane Ellen DeGeneres e Anne Heche, che si erano conosciute nella soap opera Another world (Destini in Italia), sono state emarginate da televisioni e studi cinematografici. Solo il produttore Brian Grazer, indifferente alla loro omosessualità, ha offerto alla Heche una parte in Psycho, il remake del classico di Hitchcock, e alla DeGeneres un ruolo nella commedia di Ron Howard EdTV. Ellen: “Siamo lesbiche e siamo innamorate, ma ho sofferto le pene dell’inferno. Sono passata dal guadagnare un sacco di soldi al non guadagnare nulla”» (a Hillary De Vries) • Sulla sua omosessualità: «A scuola mi chiamavano la “DeGenerate”. Vivevo nell’incubo che mia madre sapesse» (Novella2000) • «In un’intervista del 2018 al New York Times, ci ha tenuto a raccontare luci e ombre della sua vita: l’America la conosce e la adora perché balla all’inizio del suo show e si aspettano da lei che sia sempre felice, il tragico destino del comico che non conosce dolore. E invece la biografia di Ellen Degeneres ti dice chiaramente che proprio da una tragedia è nato il suo primo monologo comico, lo stesso che l’ha portato al successo, a dove è ora: la morte della sua prima fidanzata Kat Perkoff nel 1980, arrivata dopo un litigio a cui Ellen non è mai riuscita a porre rimedio, è stata la fonte del suo Phone Call To God, quella conversazione al telefono con Dio in cui chiedeva il perché della sua perdita e un mucchio di altre cose incredibilmente divertenti» (Giovanna Gallo) • Nel maggio 2019, al programma di David Letterman Non c’è bisogno di presentazioni, ha raccontato che, durante l’adolescenza, fu molestata dal patrigno e che, quando lo disse alla madre Betty, solo diversi anni dopo, lei non le credette • «Nel corso del racconto, Ellen ha ammesso che il patrigno si rese protagonista di un’aggressione quando le chiese di poter toccare il suo seno perché, avendo trovato un nodulo nel petto della moglie, aveva bisogno di sapere se anche lei soffrisse dello stesso male. La DeGeneres, che all’epoca dei fatti aveva 15 anni, non trovò la forza di reagire ed ancora oggi si dichiara arrabbiata per non essere riuscita a impedire all’uomo di agire. Interrogata da Letterman sulla questione, Ellen ha anche detto perché ha scelto di svelare il terribile aneddoto: «È una storia davvero orribile e l‘unica ragione per cui scendo nei dettagli è perché non voglio che altre ragazze lascino che qualcuno lo faccia. (…) Noi donne semplicemente non ci sentiamo degne, abbiamo paura di avere una voce, abbiamo paura di dire di no… Questo è l’unico motivo per cui penso che sia importante parlarne perché ci sono così tante giovani ragazze e non importa quanti anni hai”» (Davide Maggio) • Nel 2007 è stata la prima conduttrice dichiaratamente omosessuale a presentare la cerimonia degli Oscar • «I Talebani? Non credo ci sia cosa che li faccia rodere di più che vedermi adesso: una donna omosessuale, che conduce una trasmissione in mezzo a un gruppo di ebrei» (presentando gli Emmy Awards del 2001) • Nel 2016 è stata insignita da Barack Obama della Presidential Medal of Freedom.
Polemiche Nel luglio 2020, indagini interne della WarnerMedia nei riguardi delle condizioni lavorative del The Ellen DeGeneres Show, portarono al licenziamento di tre produttori esecutivi. Dopo lo scoppio delle polemiche, DeGeneres ha rilasciato una dichiarazione: «Ho imparato che qui sono successe cose che non sarebbero mai dovute succedere. Lo prendo molto seriamente, e voglio dire che mi dispiace molto alle persone che sono state colpite. (…) So che sono in una posizione di privilegio e potere, e mi rendo conto che con questo arriva la responsabilità. E mi prendo la responsabilità per quello che succede al mio show» • «Ellen DeGeneres è stata, più o meno in sequenza, un’attrice, una comica, una comica lesbica, una presentatrice comica lesbica tra le più ricche e influenti donne d’America. Il suo The Ellen DeGeneres Show va in onda dal 2003, ma a settembre potrebbe sparire dai palinsesti o venire affidato a qualcun altro (forse a un uomo, peraltro: James Corden) perché la signora è stata accusata di gestire così male la sua redazione da non accorgersi delle nefandezze che accadono dietro le quinte o, peggio, di accorgersene e non intervenire, favorendo così la proliferazione di molestie, svilimenti, maltrattamenti. Non solo. Sembra che lei stessa sia stata spesso scortese e sgradevole con i suoi dipendenti e abbia messo in imbarazzo i suoi ospiti in tv. La Warner Bros sta indagando, ci farà sapere se è tutto vero, tutto finto, un po’ vero e un po’ finto, e naturalmente non servirà a niente. Sarà più importante il verdetto pubblico, sociale e social, che per adesso discute dell’annosa questione del pulpito dal quale viene la predica (come siamo ridotti). Dicono più o meno tutti: ma come, proprio lei che era “The Queen of Nice”, lei che non mancava di raccomandare al pubblico di essere “gentili con tutti”; lei che è stata una delle prime a dire che il #MeToo riguardava tutti e che soltanto due anni dopo ha raccontato che il suo patrigno la molestava e sua madre non le credette quando lei glielo raccontò; lei che è stata la prima attrice lesbica a fare una parte da lesbica, venendo per questo ostracizzata e anche a lungo. Il Washington Post ieri ha ricostruito la trasfigurazione, di modo che fosse chiaro a tutti che questo non è un processo sommario, ma una somma di processi. Una volta Ellen ha detto a Dakota Johnson d’essersi risentita per non essere stata invitata alla festa per i suoi trent’anni e quella le ha risposto di averla invitata eccome e qualche giorno dopo è venuto fuori che Johnson aveva effettivamente invitato Ellen e quella però non aveva detto né sì né no né forse anche perché non era in città (ricostruzione si spera non affidata agli uffici investigativi della Warner Bros, ma vai a sapere). Per giorni, su Twitter è stato tutto un Dakota asfalta Ellen, e che grande coraggio ha avuto Dakota a rispondere a quella perfida vecchia stronza. Durante il lockdown, Ellen ha osato pubblicare un clippino nel quale diceva che stare a casa era per lei una prigione ed è stata massacrata perché non si scherza sulle carceri tenendo il culo posato su un morbido divano in una villa californiana. Pare poi che non abbia mai detto ai suoi collaboratori che fine avrebbe fatto il loro posto di lavoro dopo che lo show è stato sospeso a causa del Covid. Soprattutto, Ellen è amica di George W. Bush e com’è possibile che una lesbica liberal sia amica di un ex presidente degli Stati Uniti repubblicano? Nell’ottobre del 2019, quando spuntò una foto che li ritraeva insieme, e i compagni da Twitter e dalle officine s’imbestialirono, lei spiegò che quando dice di essere gentili con tutti, intende che si deve esserlo anche con quelli che la pensano diversamente perché “è bene essere diversi”. Risposta: come si permette questa di sminuire i crimini di Bush? Queste sarebbero le prove, non i capi d’imputazione (molestie e tossicità) per i quali naturalmente lei si è già scusata in una lettera non lacrimevole ma ferma e decisa nella quale si dice anche dispiaciuta perché alcuni suoi collaboratori, comportandosi male, non hanno rispettato le sue ferree regole» (Simonetta Sciandivasci) • L’ultima puntata dell’Ellen DeGeneres Show è andata in onda il 26 maggio 2022. Lei l’ha annunciata così: «Oggi abbiamo registrato l’episodio finale di The Ellen Show che andrà in onda il 26 maggio. Quando abbiamo iniziato questo show nel 2003 l’iPhone non esisteva. I social non esistevano. Il matrimonio gay non era legale. Abbiamo visto il mondo cambiare, a volte in meglio, a volte no. Ma qualsiasi cosa stesse succedendo, il mio obiettivo era sempre che lo spettacolo fosse un posto dove potessimo venire tutti insieme e ridere per un’ora. Essere invitata nelle vostre vite è stato il più grande privilegio della mia esistenza e mi ha portato una gioia incredibile. Grazie. Grazie. E grazie. Grazie» • In quasi due decenni, il talk show ha totalizzato oltre tremila puntate e intervistato circa 2.400 celebrità. Nella sua collezione ha 61 premi Emmy, considerati gli Oscar della tv. Il suo salotto pomeridiano è stata una passerella per tutti personaggi noti in qualsiasi settore. Nel 2016, ad esempio, l’allora presidente degli Stati Uniti Barack Obama dedicò alla moglie Michelle una poesia d’amore in occasione di San Valentino, mentre nel 2004 Britney Spears si fece intervistare sdraiata sul pavimento in abiti da palestra ed ancora nel 2015 l’allora First Lady Michelle Obama si scatenò in una dinamica coreografia da ballo» (Repubblica).
Amori Dal 1997 al 2000 è stata legata all’attrice Anne Heche (1969-2022). Dopo la rottura, fino al 2004, ha avuto una relazione con la fotografa e attrice Alexandra Hedison. Il 16 agosto 2008 ha sposato a Los Angeles l’attrice australiana Portia de Rossi.
Soldi Secondo Forbes, nel 2020 aveva un patrimonio di oltre 370 milioni di dollari • «Nel 2017 Variety ha stilato la classifica dei compensi delle star degli show tv. E qui, in assoluta controtendenza, le donne stracciano i maschi. In testa c’è infatti Ellen DeGeneres, mattatrice del talk intitolato al suo nome, che in un anno guadagna 50 milioni di dollari» (Gloria Satta).
Curiosità Vegana • Ha fondato con la moglie Portia de Rossi l’associazione Halo, che si occupa dell’adozione di animali.