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 2023  febbraio 11 Sabato calendario

Il pacco bomba a Sanremo che non poteva esplodere

ROMA La brutta sorpresa prima dell’inizio dello show. E la paura è stata tanta. Un pacco bomba è stato trovato ieri pomeriggio a poche centinaia metri dal teatro Ariston a Sanremo, a malapena fuori dalla zona rossa controllata a vista dalle forze dell’ordine. Si tratta di un borsello, lasciato per terra in mezzo alla strada in una piccola traversa via Fiume. Al suo interno, hanno accertato gli artificieri, c’erano alcuni proiettili e una certa quantità di polvere da sparo. Il plico sarebbe potuto esplodere, se non fosse che mancava un detonatore o una miccia innescata. Secondo i primi accertamenti, non si esclude che proprio l’assenza di una componente necessaria allo scoppio potesse rappresentare un messaggio.
I MESSAGGI
Un attacco dimostrativo, una minaccia. Un segnale per provare che sarebbe bastato molto poco a scatenare l’inferno. Un aspetto, questo, che senza dubbio avvalora la pista anarchica, al momento privilegiata dagli inquirenti che stanno indagando sul caso. E a questo si aggiunge il fatto che il pacco esplosivo è stato lasciato nel giorno in cui il ministro Nordio ha spiegato le motivazioni della sua decisione di non attenuare il regime carcerario ad Alfredo Cospito. E in più c’è un altro elemento che consente di ricostruire il senso del messaggio: chi ha lasciato la borsa in mezzo alla strada ha scelto via Fiume, proprio nel giorno in cui si ricordano i massacri delle Foibe. A trovarla è stato un agente di polizia che presta servizio nel commissariato che si trova a circa 200 metri. Il pacco si trovava accanto a uno scooter parcheggiato e avrebbe subito attirato l’attenzione del poliziotto. La procura è stata avvertita immediatamente, così come gli artificieri, che sono intervenuti sul posto nel giro di pochi minuti. Quasi subito è stato chiaro che il pacco non sarebbe potuto esplodere e le indagini si stanno concentrando sull’ipotesi di un atto dimostrativo di matrice anarchica. L’assenza di rivendicazioni, tuttavia, lascia aperta ogni possibilità, con indagini da parte delle forze dell’ordine anche nel mondo della criminalità locale.
I RISCHI
A destare particolare preoccupazione sarebbe stato il timore che chi ha lasciato il borsello avesse l’intenzione di utilizzarlo come “esca” per poi fare esplodere un ordigno più grande. Un modus operandi, questo, che aveva caratterizzato anche dell’attentato del 2006 alla scuola allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo, in seguito al quale l’anarchico Alfredo Cospito è stato condannato. In quell’occasione, infatti, erano stati piazzati due esplosivi: uno più piccolo come avrebbe potuto essere il borsello trovato a Sanremo con l’obiettivo di attirare l’attenzione, e infine un secondo più grande, ad alto potenziale, che aveva lo scopo di causare molte vittime. L’attentato, poi, fortunatamente era stato sventato senza che vi fossero morti o feriti. La scelta del 10 febbraio, come giorno in cui lasciare per strada un ordigno, è poi un altro elemento che dovrà essere passato al vaglio dagli investigatori, perché potrebbe anche non essere una casualità. Non sarebbe la prima volta, infatti, che il giorno in cui si commemorano le vittime delle foibe viene segnato da atti dimostrativi, spesso vandalismi e quasi sempre compiuti contro i simboli che ricordano chi ha perso la vita nei massacri.
ALTA SORVEGLIANZA
Nei giorni scorsi, prima che iniziasse il Festival della canzone, a Sanremo è stato predisposto un aumento della sorveglianza in città e un rinforzo degli organici delle forze dell’ordine. Uno dei rischi che erano stati presi in considerazione, infatti, era proprio quello di eventuali azioni da parte dei gruppi anarchici che nelle ultime settimane stanno protestando in solidarietà di Cospito, sottoposto al regime di 41 bis e in sciopero della fame da oltre 100 giorni. Lasciato in zona via Fiume, a circa 500 metri dal teatro Ariston, il borsello si trovava comunque al di fuori dell’area strettamente controllata. L’allarme è stato lanciato intorno alle 17, con un’allerta poi revocata con la messa in sicurezza della zona ai palazzi della via. Nella città dei fiori, che a quell’ora si stava preparando alla serata dei duetti, si è presto diffusa apprensione per il rinvenimento dell’ordigno. Ma subito dopo che è stato accertato che non sarebbe esploso, gli artificieri hanno liberato la strada dal materiale e l’allarme è rientrato. Ma al momento dell’arrivo del pubblico per la serata dei duetti i controlli sono stati notevolmente rafforzati.