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 2023  febbraio 10 Venerdì calendario

Intervista ad Arisa

Benvenuta alla strana coppia Arisa e Grignani.
«Ma che strana coppia».
Sembrate distinti e distanti.
«E invece Gianluca per molti aspetti è simile a me, è un animo sensibile, lo stimo artisticamente e pure umanamente».
Stasera canterete insieme Destinazione Paradiso, un successone di Grignani.
«Un brano bellissimo come quello che lui porta in gara in questa edizione. Molti mi hanno chiesto di cantare insieme al Festival ma a questo giro la canzone giusta per me è soltanto Destinazione Paradiso».
Nella sua carriera Rosalba Pippa detta Arisa, che ha 41 anni ed è una delle voci più intonate in circolazione, ha raggiunto molte destinazioni diverse. Ha vinto due Festival, un Ballando con le Stelle e una valanga di premi tra i quali uno le spetta di diritto: è la lady del pop più imprevedibile di tutte sin da quando, con Sincerità del 2009, si è trasformata in una stella dalla sera al mattino.
Perché niente gara quest’anno?
«Perché ho presentato le canzoni in ritardo come sempre».
Sicura sia questo il motivo?
«Magari Amadeus ha voluto dare spazio ad altri».
A Sanremo ha debuttato vincendolo.
«Perciò mi dispiace sempre non esserci».
Il rimpianto più grande?
«C’è stato un periodo nel quale, se ci fosse stato un canale diretto con l’Eurovision, avrei potuto fare qualcosa all’estero. Quello sarebbe stato il mio momento».
Oggi no?
«Vedendo gli artisti che accedono a certi canali capisco che bisogna avere una freschezza e una leggerezza difficili da conservare dopo 15 anni di carriera».
La canzone che qui le piace di più?
«Per me la più popolare è quella dei Cugini di Campagna. Ma anche quelle di Olly, Mengoni ed Elodie sono molto belle. Pure i Coma Cose mi piacciono, sono una band indipendente che arriva a tutti. Insomma c’è un agglomerato di grandi pezzi». Però Arisa non è solo cantante.
«Arisa è una persona che ha una gigantesca necessità di comunicare, sento di comunicare pure con la presenza in tv da zitta» (sorride – ndr).
Girava voce che volesse fare un film porno.
«Tranquillo, non faccio un film porno. Però...».
Però?
«Mi dà fastidio che ci sia un pregiudizio sui lavoratori del sesso. Incontro spesso chi lavora sui set porno e sono persone meravigliose».
Rocco Siffredi?
«Non faccio la schifiltosa. Di certo non mi dispiace e non mi vergogno di essere sua amica e di fare foto con lui».
Ecco vede?
«Le persone hanno fatto due più due ma io non ho mai detto che sarei diventata una pornostar».
Negli anni ha «differenziato» come pochi: musica, cinema, tv. Oggi sembra in una fase nuova.
«Ho una squadra vincente».
Prima no?
«Mi sembra che fosse meno forte».
Il suo più grande rimpianto?
«Di essere impaziente e di pretendere troppo dagli altri, soprattutto dalle persone che ho intorno».
Risultato?
«Spesso mi hanno scambiato per un bancomat».
Chi vince il Festival?
«Io tifo per una donna. Ma non posso dire chi sia».
Un indizio?
«Una che lavora molto». (Inevitabili ipotesi: Elodie, Levante, Giorgia – ndr)
Lei ora è anche «prof» ad Amici.
«Il livello è molto alto, i ragazzi hanno voglia di crescere e di imparare. Tanti hanno chiesto un supplemento di lezioni, insomma vogliono studiare di più. Non è un segnale da sottovalutare».
E dopo Amici?
«Penserò a nuove canzoni».
Obiettivo?
«Finora nella mia carriera ho pubblicato circa 70 brani inediti. Spero che i nuovi possano diventare un punto di riferimento come lo è stato ad esempio La notte con cui ho vinto qui nel 2012».
Destinazione Arisa.
«Voglio essere considerata sempre più Rosalba e sempre meno bancomat».