Estratto dell’articolo di Niccolò Carratelli per “La Stampa”, 9 febbraio 2023
BABY BANG – NON DITE A MATTEO SALVINI, CHE CONTINUA A DIRSI CONTRARIO ALL’IDEA DI PORTARE IL TIRO A SEGNO NELLE SCUOLE, CHE C’È GIÀ UN PROGETTO CHE LO PREVEDE: È UN’INIZIATIVA SPERIMENTALE, IN OTTO REGIONI, PARTITA NEL 2018. CURIOSO: AL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, ALLORA, C’ERA UN LEGHISTA, MARCO BUSSETTI… -
Dopo quasi due giorni di silenzio, il generale Franco Federici decide di dare una mano a Giovanbattista Fazzolari. E smentisce che il sottosegretario per l'attuazione del programma di governo gli abbia mai parlato dell'ipotesi di rendere il tiro a segno una materia scolastica.
«In merito alla notizia riportata su alcuni quotidiani nazionali, secondo la quale Fazzolari mi avrebbe richiesto un parere per introdurre lezioni di tiro a segno nei programmi scolastici – recita la nota diffusa da Palazzo Chigi – dichiaro che tale richiesta non ha mai avuto luogo e non vi è stata alcuna proposta in tal senso».
Il consigliere militare di Giorgia Meloni conferma, quindi, la versione esposta dal braccio destro della stessa premier. Per la quale, il «caso non esiste», come ribadisce anche l'altro sottosegretario di Palazzo Chigi, Alfredo Mantovano, facendo un paragone originale: «Una mezza parola che io possa dire al vicino di casa, sul fatto che il cassonetto della spazzatura è troppo pieno, può diventare, travisato e allargato, una critica al Comune di Roma sulla gestione dei rifiuti».
Il problema, secondo Mantovano è che «qualcuno ancora non si è reso conto del risultato delle elezioni». Fazzolari non aggiunge altro, ma ha annullato la sua partecipazione, prevista fino a pochi giorni fa, all'Eos show, la fiera delle armi di Verona, della quale è ospite abituale da diversi anni.
Nella maggioranza di governo, l'unico che continua a precisare la sua contrarietà all'idea di far usare le armi agli studenti è Matteo Salvini […]. Forse sarà interessato a sapere che, a prescindere dalle eventuali mosse di Fazzolari, ci sono già centinaia di studenti, in varie regioni italiane, che sperimentano l'uso di un'arma durante l'orario scolastico.
Aderiscono al progetto C. A. R. E. avviato dalla Federazione italiana tiro a volo (Fitav) e finanziato dall'agenzia "Sport e Salute", il cui azionista unico è il ministero dell'Economia. Si tratta di un'iniziativa sperimentale che coinvolge otto regioni: una decina di istituti in Puglia, quattro in Lombardia, un paio in Campania e Calabria. Si stanno organizzando per partire con le lezioni anche in Toscana, Lazio, Molise e Sicilia.
[…] Al momento, sono una trentina i licei e gli istituti tecnici aderenti, un terzo si trova in Puglia e «stiamo avendo molte richieste, che non riusciamo ad accontentare», sottolinea il delegato Fitav pugliese Cosimo Moretto. […] Sono ormai più di quattro anni che in Puglia gli studenti delle superiori, con l'autorizzazione dei genitori, possono dedicarsi al tiro al piattello. «Come regione pilota siamo partiti nel 2018 – ricorda Moretto – facendo la proposta al ministero dell'Istruzione e definendo con loro le modalità. Mi pare che il governo fosse quello con 5 stelle e Lega». Quindi, ministro dell'Istruzione era il leghista Marco Bussetti. Ma non ditelo a Salvini.