La Stampa, 5 febbraio 2023
Haller, il gol dopo due tumori
Un gol al tumore. Lo slogan è facile, la storia che ci sta dietro meno. Sébastian Haller, calciatore francese naturalizzato ivoriano, è stato operato due volte per un cancro ai testicoli. Ieri, giornata mondiale della lotta ai tumori, ha segnato nel campionato tedesco la prima rete da quando è guarito.La vita di Haller cambia in luglio, quando si trasferisce al Borussia Dortmund. Dopo una decina di giorni di allenamento viene colto da un malore. È un attimo: scattano immediati i controlli e arriva una diagnosi pesante. Il giocatore deve essere operato ai testicoli. Va tutto bene, almeno così pare. Comincia la convalescenza, i controlli medici sono assidui. Haller vorrebbe tornare in campo il più presto possibile. È uno dei punti di forza della sua squadra, che l’aveva preso per 35 milioni dall’Ajax, che a sua volta l’aveva pagato 22,5 milioni, cifra record per il campionato olandese. A Dortmund l’avevano voluto in sostituzione di un altro goleador seriale, Erling Haaland, passato al Manchester City. Il curriculum di Haller è impressionante: nelle ultime due annate trascorse in Olanda segna 47 gol in 66 partite, in Champions League ne fa undici in otto incontri, di cui quattro allo Sporting Lisbona in una serata indimenticabile che evoca il paragone con Marco Van Basten.L’intervento chirurgico mette la sua vita in stand by. I medici prevedono un ritorno in campo entro tre mesi, ma il male si ripresenta e in novembre serve un’altra operazione, oltre a quattro sedute di chemioterapia. Ricorda la storia di Massimo Acerbi, oggi all’Inter, pure lui operato due volte ai testicoli e alla fine pienamente recuperato. Anche per Haller la situazione volge al meglio: il 22 gennaio contro l’Augsburg, entra dalla panchina e ricomincia la vita da dove l’aveva lasciata. Sugli scarpini la scritta “Fuck cancer”. Ma occorre un ultimo, importante passo per mettersi tutto alle spalle e sentirsi quello di prima. Manca il gol, che per un attaccante è una potente medicina. E arriva contro il Friburgo, nel corso di un festoso 5-1, dopo 269 giorni di cattivi pensieri e in concomitanza con la giornata mondiale della lotta ai tumori. «Fuck cancer».