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 2023  febbraio 04 Sabato calendario

Caro uova (+60%), galline a ruba in Usa

Gli americani, si sa, di fronte ai problemi si rimboccano le maniche e per non rinunciare a ciò che amano studiano soluzioni concrete.


Negli Stati Uniti il prezzo delle uova sta schizzando alle stelle, secondo un recente articolo del New York Times negli ultimi mesi è aumentato del 60%, e così molti consumatori d’Oltreoceano hanno iniziato a comprare galline per non rinunciare alle immancabili uova per colazione.






Un fenomeno che aveva già fatto capolino durante la pandemia, ma che ora è tornato a crescere prepotentemente, tanto che molti incubatori hanno esaurito le loro disponibilità di galline ovaiole.


Ad andare a ruba sono in particolare alcune tipologie del pennuto, quelle più produttive: «Tutti vogliono quelle super-prolifiche», ha dichiarato Ginger Stevenson, direttrice marketing dell’incubatore Murray McMurray in Iowa. La sua azienda è rimasta a corto di alcune razze note per essere generose in termini di uova. Una scarsità destinata a perdurare, come ha testimoniato Meghan Howard, responsabile vendite di un incubatore dell’Ohio, che al New York Times ha dichiarato: «Abbiamo già esaurito la maggior parte delle razze fino all’estate».


L’interesse per l’autoproduzione del cibo, come detto, era iniziato ai tempi delle restrizioni per il Covid-19, ma nell’ultimo anno l’aumento a doppia cifra dei prezzi dei generi alimentari ha fatto esplodere la tendenza, come ha dimostrato anche la crescita delle ricerche su Google di indicazioni su come «allevare i polli» e la creazione di decine di gruppi Facebook dedicati a questa attività.


Uno in particolare, quello dell’hobbista Mandy Croft, è stato letteralmente preso d’assalto: «Riceviamo centinaia di richieste d’iscrizione al giorno e ciò è dovuto all’aumento del costo delle uova», ha affermato l’allevatrice, talmente appassionata da essere ormai chiamata in famiglia «la principessa del pollame».


La caccia alla gallina rischia però di complicare ulteriormente il mercato delle uova. Molti allevamenti infatti si ritrovano alle prese con una crescita dei prezzi dei pulcini che, unita alla mancanza di manodopera e di mangimi, scoraggia investimenti per espandere la produzione.


I costi crescenti non sembrano però scoraggiare gli aspiranti allevatori domestici: in un solo pomeriggio di gennaio l’incubatore McMurray aveva ben 242 chiamate in attesa da clienti che volevano acquistare polli e attrezzature.


Incredibile solo fino a poco tempo fa.


Pasqua è alle porte e gli americani iniziano ad essere preoccupati: se non avranno le uova, potranno almeno comprarsi un pulcino?