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 2023  febbraio 04 Sabato calendario

Le paure di Francesca Fagnani per Sanremo

Aria angelica ma tempra da killer («Un mio difetto? Una certa prepotenza»), quella che mette nelle sue interviste senza sconti, da belva, come il titolo del suo programma tv. Un format che ha acceso su di lei l’attenzione che ora la porta al Festival (mercoledì 8).
Che belva vedremo a Sanremo?
«Cara grazia se riesco a non gattonare su quelle scale».
Canto e ballo?
«Sono cintura nera... scherzo, non me la cavo, mi fermo alla doccia».
Cosa la spaventa del palco dell’Ariston?
«Quelle scale abbinate al tacco 12, è il combo che uccide».
Ha fatto prove?
«Un amico mi ha consigliato di farle all’Ara Coeli: ho evitato».
Ha chiesto qualche consiglio in giro sul Festival?
«Drusilla Foer mi ha detto una cosa molto bella: quando sei su quel palco pensa che lo stai facendo per qualcuno a casa che ti sta guardando e ti vuole bene. Questa immagine mi ha commosso e mi è entrata dentro».
A chi penserà?
«Il pensiero a casa andrà a mio papà; nel cuore e ovunque a mia mamma che non c’è più».
Cosa le ha insegnato suo padre?
«A essere una persona perbene».
Sa che una domanda almeno le tocca?
«No, la prego».
Lui verrà a Sanremo?
«Lui. Ormai è un’entità».
Enrico Mentana, il suo compagno, la seguirà dalla platea o dal divano di casa?
«Durante la settimana conduce quel programma minore che si chiama tg».
Per una volta potrebbe saltare l’appuntamento, no?
«No, è giusto che resti a fare il telegiornale».
In casa chi di voi due ha più ego?
«È lotta continua».
Laurea in Letteratura italiana e dottorato in filologia dantesca: lei è sempre stata secchiona, come studia per Sanremo?
«Ho capito che non faremo tante prove, credo che la spontaneità sia la chiave di Amadeus, mi affido a lui».
Cosa la colpisce di Amadeus?
«La grande gentilezza d’animo. Non è banale al giorno d’oggi».
A Sanremo le tocca il monologo...
«Sono felice di affrontare un tema che sento molto, ma non posso anticipare niente».
Proviamo lateralmente. Si è occupata anche di criminalità organizzata, di carceri: quali sono i temi che la appassionano?
«No davvero, non posso dire nulla. È una cosa in cui credo molto e sono molto felice di avere questa opportunità».
Il già famigerato video di Zelensky: si o no? A favore o contro?
«Se io e le altre amiche che saliamo sul palco abbiamo l’opportunità di portare un tema che ci è caro e che sicuramente non sarà legato alla leggerezza delle canzoni – per altro non tutte affrontano temi leggeri – perché mai non dovrebbe parlare il leader di un Paese in guerra che noi sosteniamo? Mi sembra una polemica lunare».
La deputata di Fratelli d’Italia Maddalena Morgante si è detta preoccupata per la piega, a suo dire, gender fluid che ha preso Sanremo.
«Io sono per l’allargamento e mai per la compressione di tutti i diritti; trovo che chiunque voglia portare nelle proprie canzoni il modo di vivere la sua sessualità non dovrebbe spaventare nessuno. Detto questo, bisognerebbe che i politici, soprattutto quelli importanti di questo governo, si occupassero magari delle bollette e non dei testi delle canzoni».
Il caso Madame, il presunto falso green pass: la Rai doveva escluderla?
Ride: «E io che pensavo a qualche domanda facile facile sul Festival... Vuole anche chiudermi del caso Donzelli? Così poi mi cacciano prima di arrivare sul palco... Mi pare che Montesano abbia partecipato a un programma importante della Rai ma le polemiche sono nate dopo. Penso che la questione sia legata al Festival: Saneremo è un detonatore mondiale di polemiche, è un amplificatore assoluto».
Le vengo incontro. Mi parli di un argomento a piacere...
«Mi sento in un frullatore, l’ansia c’è anche solo per la letteratura che aleggia su Sanremo da secoli, solo l’idea di arrivare lì mette ansia, inutile dire che sono tranquilla. No. Ma sono anche molto felice, è una bella emozione».