Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”, 2 febbraio 2023
“NON SAPPIAMO SE PUTIN SIA ANCORA VIVO PERCHÉ NON C’È UN SOLO PUTIN” - OLEKSIY DANILOV, CAPO DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA UCRAINO: “NON È UNA TESI COSPIRAZIONISTA, È REALTÀ. POTETE FARE ANALISI COMPARATIVE SULLE SUE IMMAGINI PUBBLICHE. OSSERVATE ANCHE IL SUO MODO DI CAMMINARE, LA PAURA AD AVVICINARSI ANCHE AI SUOI STRETTI COLLABORATORI E POI IL BAGNO DI FOLLA IL GIORNO DOPO. SONO COSE TIPICHE DEL KGB - PER DIVIDERE I PAESI OCCIDENTALI PUTIN USAVA VECCHI AMICI COME BERLUSCONI, CHE VOLEVA FACESSE PARTE DELLE TRATTATIVE…” -
[…] Oleksiy Danilov — uno degli uomini più vicini al presidente Zelensky […] […]
Avete perso molti soldati. La Russia può reclutarne per anni: con meno pedine alla fine si perde, no? «La guerra non durerà cinque o dieci anni. Il mondo oggi è rapido. Nel 2024 ci saranno elezioni in molti Paesi, e la campagna elettorale inizierà già la prossima estate. Anche la nostra guerra parteciperà, in modo indiretto: voglio vedere coi miei occhi chi dirà di sostenere Putin, negli Usa o in Gran Bretagna o negli altri Paesi. E ci sono molti altri elementi che influiscono sulla guerra, e tutto quello che accade nel mondo è collegato: Putin si è chiuso da solo nell’angolo morto».
Attaccando l’Ucraina? «Non solo. Dal 2003 sogna di rinnovare l’impero, e noi stiamo vivendo le conseguenze di questa sua follia. […] Hanno ancora le case con i bagni in strada, però si occupano di noi».
[…] «La Russia ha fatto una grande campagna informativa per diffondere fake sulla nostra mobilitazione. Vogliono descrivere la nostra situazione come terribile. Hanno coinvolto una grande quantità di rappresentati dei mass media occidentali. Hanno collaboratori che scrivono nei Paesi europei. Uno di quelli in cui sono più presenti è la Spagna, noi conosciamo bene tutta questa gente, sappiamo di cosa si occupano questi collaboratori della direzione numero “1” del Fsb, i servizi russi. La mobilitazione c’è da febbraio 2022 e procede secondo programma. Vicino a noi c’è un centro di reclutamento e ci sono code ogni mattina».
[…] Ha detto di aspettarsi per il 24 la nuova offensiva russa. Avete segnali di intelligence? «Certamente sì, e sono evidenti. Ma siamo preparati». […] «Sono matti. Sono sicuro che da dieci anni Putin è malato, ha problemi mentali: vive nel suo mondo e non capisce cosa gli succede intorno».
Perché lei e Zelensky avete detto di non sapere se sia vivo? «Perché non c’è un solo Putin. Questo è sicuro. Non è una tesi cospirazionista, è realtà. Potete fare analisi comparative sulle sue immagini pubbliche. Osservate anche il suo modo di camminare, la paura ad avvicinarsi anche ai suoi stretti collaboratori e poi il bagno di folla il giorno dopo... Sono cose tipiche del Kgb».
Aspettate le armi italiane? «Tutte le armi sono importanti, e lo è tutto l’aiuto dall’Italia. Dopo le vostre elezioni le cose non sono cambiate. Per dividere i Paesi occidentali Putin usava vecchi amici come Berlusconi, che voleva facesse parte delle trattative. Cercava di usare il ricatto energetico, ma ha fallito». […]