il Fatto Quotidiano, 1 febbraio 2023
Vitalizi a D’Alì&C., La Russa: “Cancellarli? Non c’è urgenza”
“Se l’urgenza non c’era un anno fa, non c’è neanche adesso”. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, risponde al Fatto Quotidiano e replica così anche al Movimento 5 Stelle, che due giorni fa gli aveva chiesto di convocare subito un Consiglio di presidenza per discutere dei vitalizi erogati agli ex parlamentari condannati per mafia.
Nel maggio 2021, infatti, Palazzo Madama ha cancellato la delibera con la quale, sei anni prima, il presidente Piero Grasso aveva tolto l’assegno agli ex eletti pregiudicati per reati gravi. In un primo momento, il centrodestra aveva assicurato che sarebbero rimasti almeno i paletti per non restituire il vitalizio ai condannati per mafia e terrorismo, ma poi la giustizia interna del Senato ha cancellato ogni distinzione, facendo brindare tutti gli ex eletti. E così, tra gli attuali beneficiari del trattamento c’è pure Antonio D’Alì, ex forzista condannato a 6 anni per concorso esterno in associazione mafiosa.
Per questo Mariolina Castellone, vicepresidente M5S del Senato, lunedì ha scritto a La Russa chiedendogli di convocare il Consiglio di presidenza, l’organo che riunisce i vertici di Palazzo Madama (inclusi questori e segretari) e che potrebbe, se volesse, intervenire con una nuova delibera per togliere il vitalizio ai condannati. Ma La Russa non è convinto: “La sentenza con cui il Consiglio di garanzia del Senato eliminò la delibera di Grasso è del maggio 2021. I 5 Stelle hanno avuto un anno e mezzo di tempo, perché non hanno chiesto prima un intervento? Se ne sono guardati bene, invece adesso che sono all’opposizione tirano fuori la faccenda”.
La versione del Movimento la spiega la stessa Castellone: “Noi nel 2019 avevamo abolito i vitalizi alla Camera e al Senato, ma nel maggio del 2021 i vitalizi sono stati reintrodotti al Senato (e non alla Camera) anche per i condannati per reati gravi, dopo una sentenza di secondo grado, inappellabile, del Consiglio di garanzia in cui il M5S non aveva alcun rappresentante. Il tema adesso è: questa maggioranza vuole continuare a erogare il vitalizio anche ai condannati per reati mafiosi sì o no?”. La Russa però spiega che ci vorrà tempo: “Ora definiremo l’allargamento del Consiglio di presidenza per includere anche i partiti che sono rimasti fuori. Poi ne discuteremo”.
Ma che ne pensa il presidente del Senato nel merito della restituzione del vitalizio ai condannati per mafia e terrorismo? “Non è un problema che devo risolvere io – scandisce La Russa al Fatto – Ovviamente ho la mia idea, ma non la dico certo fuori dall’organo competente. Mi sembra comunque un tema che può essere affrontato senza che sia considerato urgente, se non lo era anche prima”. C’è tempo, insomma.