Corriere della Sera, 31 gennaio 2023
Parla la madre di Zaniolo
«Prima erano soltanto i laziali, adesso pure i romanisti se la prendono con mio figlio, che disastro», confida Francesca Costa, sempre molto gentile, che di getto vorrebbe parlare («Non mi piace questo silenzio»), poi soprassiede: «Il procuratore Vigorelli non vuole e poi Nicolò ormai ha quasi 24 anni, è un uomo e sa difendersi da solo, non ha bisogno di me».
Però ieri mattina, dopo la nottata agitata trascorsa dall’ormai ex numero 22 della Roma, in rotta con tutto l’universo giallorosso, insultato e minacciato sotto casa, la mamma di Zaniolo non si è trattenuta, postando un pacato sfogo su Instagram: «Aver originato tutto quest’odio mi sembra un tantino eccessivo». Si riferiva agli striscioni comparsi prima al Colosseo e poi a Trigoria, e alle scritte sui muri che insolentivano volgarmente il calciatore («Boia») e, in rima baciata, pure lei. Poco dopo ha cancellato la storia, ma la sorella minore di Nicolò, Benedetta, ha pubblicato una foto del graffito incriminato, commentando: «Non servono parole, solo tanta pena per voi».
Non è la prima volta che Francesca Costa in Zaniolo interviene su Instagram, come Frac77, 416 mila follower, in pronto soccorso materno del primogenito, di certo non sarà l’ultima. Moglie di Igor, ex bomber sui campi di B e C, 44 anni che sembrano meno, bella come una wag, estroversa, super social («Capitano momenti in cui non hai niente da fare e ti scatti un selfie, non c’è niente di male»), una passione dichiarata per il Grande Fratello, nata a La Spezia ma tifosissima della Roma («Per le canzoni di Venditti») e di Francesco Totti («La prima volta che l’ho visto a un allenamento mi sono messa a piangere e Nicolò mi ha rimproverato: “Ma che figura mi fai fare?”»).
«Sempre a testa alta, contro tutti e tutto! Sei un campione Nicolò», aveva orgogliosamente scritto un anno fa, dopo l’espulsione in Roma-Genoa. Bis un mese dopo, nel post partita di Spezia-Roma, in cui il ragazzo aveva rimediato una pedata in faccia da un avversario e pubblicato una foto del viso tumefatto. Minacce e contumelie anche allora: «Almeno la scarpata l’hai presa», commentò una tizia su Facebook. «Sì, lui ha preso la scarpata ma poi guarisce, tu dalla rabbia e cattiveria non guarirai mai», ribatté Francesca (offesa sui muri dei bagni a scuola della figlia). Protettiva e orgogliosa di quel figlio avuto a 21 anni e che «da bambino era iperattivo, tremendo, spaccava casa, gli compravo le macchinine ma voleva solo la palla». E che da grande non è tanto più semplice da arginare: «È un ragazzo molto generoso, magari un po’ lunatico, non sai mai come si sveglia al mattino».
Tocca a lei comunicare il bollettino dell’anima dopo il primo intervento al ginocchio: «Sta bene, è pronto per ricominciare, ha solo avuto paura dell’anestesia». E quando impazza il gossip su un flirt di Nicolò con Madalina Ghenea («Ti posso baciare 25 ore su 24?», le scriveva su Ig), più grande di 11 anni (mentre la ex, Sara Scaperrotta, era incinta del piccolo Tommaso), è sempre lei a insorgere: «Non siamo d’accordo su questa frequentazione».
Tace invece quando un’altra celebre ex del figlio, Chiara Nasti (riaccasatasi nel frattempo con l’attaccante laziale Mattia Zaccagni), offesa da beceri cori romanisti durante i festeggiamenti per la Conference League («Il figlio di Zaccagni è di Zaniolo»), lo colpisce nella virilità tirando in ballo un gamberetto. Lì Francesca ci è rimasta male, si era affezionata.