La Stampa, 30 gennaio 2023
I Coma Cose si sono lasciati e rimessi insieme
Un rapporto di coppia si può infrangere contro i paletti del destino ma, se la voglia di stare insieme, scrivere canzoni e fare musica fabbricano il collante giusto, tutto si aggiusta e si è pronti per continuare il viaggio. Fausto Zanardelli e Francesca Mesiano, in arte i Coma Cose, fra pochi giorni parteciperanno per la seconda volta al festival di Sanremo e il pezzo in gara, L’addio, è il racconto del loro incidente d’amore. «Abbiamo scelto di non arrenderci di fronte alle difficoltà – svela Fausto –, separarci e riprenderci, essere trasparenti. Tanti dei nostri fan si sono immedesimati, hanno seguito ciò che abbiamo fatto, cantato e scritto sin dal primo istante e così raccontiamo anche ciò che d’istinto si vorrebbe mantenere nella sfera del privato».Rispetto a Fiamme negli occhi, la nuova proposta sanremese è profondamente diversa, più lenta, scarna e a Vittorio Cosma sono stati affidati gli archi che hanno aggiunto «colori» importanti. «Quando cantiamo “e comunque andrà, l’addio non è una possibilità” – spiega Fausto – è così. Si parla di quello che oggi è un po’ il tema di molti cantautori, scrittori, artisti: la propria intimità. Il nostro ultimo album parla di società, di esseri umani e di come l’uomo affronta le sue difficoltà. C’è stata la possibilità che questa canzone non c’entrasse nulla con quanto fatto sinora ma abbiamo voluto farla uscire dal cassetto e addirittura portarla a Sanremo. Viviamo nell’epoca del mettersi in gioco ed essere veri e allora diciamoci tutto, nella piazza più mediatica d’Italia».I ragazzi sono felici di partecipare alla gara perché, rispetto ad altri anni, «non ci sono dei doppioni, non ci sono artisti che si replicano, tutti sono a fuoco. Un bello stimolo, anche se speriamo che non ci mettano in scaletta troppo tardi perché la volta scorsa non ci hanno “privilegiato”. Con ventotto cantanti se esci per ultimo vai all’una di notte, non è il massimo». Amadeus ha ammesso che L’Addio è stata una delle prime canzoni che gli sono arrivate. «Un pezzo che mi è “arrivato” subito», ha detto. Il duo gode di molta stima e la loro musica suscita curiosità, tanto che in queste ore sono state aggiunte altre cinque nuove date al tour «Un meraviglioso modo di incontrarsi». I nuovi concerti, tra marzo e aprile, sono stati annunciati e Padova (18 marzo), Bologna (23), Firenze (26) e Milano (18 aprile) sono già sold out. Da poco è in vendita anche Senigallia (22 aprile), ultima data del tour. Con Fiamme negli occhi, era il 2021, si era in piena pandemia e l’Ariston era vuoto. Quest’anno lo show oltre ai suoi protagonisti riproporrà il pubblico in presenza. Timori? «Questo è un punto importante – dice Francesca –. Nel ’21 c’erano i palloncini sulle poltrone ma erano un po’ meno comunicativi degli esseri umani (ride, ndr). Ora, quando saremo lì ad aspettare il nostro turno e sentiremo l’applauso per chi si esibirà prima di noi, sono certo che ci tremeranno le gambe». Nella serata del venerdì, quella delle cover e dei possibili duetti o collaborazioni i Coma Cose hanno scelto di esibirsi con i Baustelle che hanno indubbiamente molto a che fare con il loro mondo. La notizia, al momento, non è stata ancora ufficializzata da Amadeus ma gli artisti, così come la casa discografica, non ammettono e non smentiscono: «Laddove siamo chiamati a una collaborazione per una serata speciale è chiaro che il terreno d’incontro sarà quello di una storia comune. Ci piace poter collaborare con artisti che abbiamo amato e tutt’ora ascoltiamo con rispetto. Faremo la cover di un brano che non c’entra nulla con quello in gara e l’unica cosa che possiamo dire è che lo andremo a prendere dagli anni ’80».