Il Messaggero, 29 gennaio 2023
Intervista a Fiorello
Sa gestire tempi e modi delle sua apparizioni (quando non ha un programma, sparisce dalla circolazione), non si ripete mai (quando te lo aspetti in un modo, fa sempre altro), è coraggioso (nel mondo dello spettacolo italiano chi altro poteva fare un programma in diretta tv dalle 7.15 alle 8 del mattino?). E i risultati gli danno ragione: a 62 anni, Fiorello con Viva Rai2! ha resuscitato una rete boccheggiante come Rai2 – dando nuova vita a una fascia oraria televisiva che prima di lui faceva l’1 per cento di ascolti e oggi il 15 – dopo aver superato il clamoroso tafazzismo del Tg1 che di fatto non l’ha voluto su Rai1. Insomma, un fenomeno. Il solito.
Che Italia si vede all’alba?
«Un’Italia buona. Io comincio dopo le cinque facendo per strada una diretta Instagram. Quella è la parte migliore della giornata: a quell’ora la gente non si è ancora incattivita, i cellulari non squillano e tutti salutano con piacere. Dura poco, però. Basta realizzare che la benzina costa troppo, la bolletta è in scadenza, non c’è parcheggio...».
E lei quando si incarognisce?
«Mai. Io sono un privilegiato».
A questi ritmi quando riposa?
«Recupero un po’ di sonno tra venerdì e sabato, ma ormai vivo per questo show. Ho preso il ritmo e anche nel weekend mi sveglio presto, al massimo alle sei. Mi salva la pennichella che faccio ogni pomeriggio».
Vista l’ora, chi non ha accettato l’invito al suo show?
«Quelli della vecchia guardia, tipo Francesco De Gregori. Antonello Venditti mi ha detto: Fiore, te vojo bene, ma non chiedermi di venire a quell’ora. Se lo fai di pomeriggio, sto già lì».
Il gruppo di lavoro come l’ha messo insieme?
«Con curiosità e passione. Senza, un programma come questo non si fa. La sveglia è alle 4.50... Per rendere l’idea cito i ballerini di Luca Tommassini che ballano a petto nudo con tre gradi di temperatura e sono sempre contenti. E ogni giorno portano un’idea nuova. E poi ci sono Biggio e Casciari, il fidato Ruggiero (Del Vecchio, il pensionato cantante, ndr) e tutti gli altri».
Serena Ionta, la ragazza dell’ukulele, come l’ha trovata?
«Grazie a Leonardo Pieraccioni. L’ha scoperta sul web e poi le ha chiesto una canzone (
Il dubbio, ndr) per il suo film del 2022 Il sesso degli angeli. È brava e porta serenità... Eccolo!».
Chi?
«Amadeus. Da Sanremo mi ha appena mandato un selfie con Gianni Morandi: Ciuri, aspettiamo proprio te!».
E lei all’Ariston andrà o no?
«Non se ne parla, ho il mio show. Se si va lì bisogna dare il massimo e io non ho tempo né la forza di preparare niente».
Almeno un collegamento lo farà?
«Qualcosa faremo. Intanto per
Viva Rai2! ci sarà il nostro Gabriele Vagnato».
A lui ha detto qualcosa dopo che sui social, all’indomani del furto a Milano della sua bici, ha dato del ladro alla persona sbagliata, rimediando una denuncia?
«Onestamente, no. Ma so che oggi con telecamerine, dirette in ogni momento, e l’ossessione del politicamente corretto, è facile sbagliare. Bisogna regolamentare la materia. Un po’ come le intercettazioni telefoniche, senza le quali Matteo Messina Denaro non l’avremmo preso».
A proposito, da siciliano che ne pensa: è davvero una svolta?
«Lo spero. Il clima è cambiato, la gente scende in piazza senza timori e applaude i carabinieri».
È vero che da giovane la prendevano in giro perché suo padre era un finanziere?
«Sì. C’era sempre chi faceva la battuta: Ecco il figlio dello sbirru. Quando hanno preso Messina Denaro ho pensato proprio a mio padre, che ha passato la vita in divisa».
Per lei chi vincerà il Festival?
«Giorgia. O uno fra Ultimo e Mengoni. Ma a Sanremo può succedere di tutto».
Secondo lei Chiara Ferragni al Festival cosa farà?
«Un monologo sul tema della lotta alle violenze contro le donne, non penso che ballerà o canterà. Lei e Fedez si spendono molto in beneficenza, anche se poi in Italia come ti muovi sbagli: se la fai, non lo devi dire; se la fai e non lo dici, sbagli perché non dai l’esempio...».
Delle quattro co-conduttrici – Ferragni, Fagnani, Egonu e Francini – chi la incuriosice di più?
«Francesca Fagnani. È in gamba e potrebbe sorprendere: è sul pezzo, ha la battuta pronta e credo che non si farà intimorire dalla prosopopea del Festival».
Amadeus punta a battere il record di Pippo Baudo?
«Lui per contratto ha anche l’anno prossimo, quindi di sicuro lo eguaglierà. Io parlando con lui gli ho dato un consiglio: Ama, devi fare anche il sesto, forse anche il settimo, perché di sicuro te lo chiederanno. Quello di quest’anno andrà benissimo: lo so che adesso leggendo questa intervista lui si gratterà da tutte le parti, ma è così. E, da quello che so, ha ancora carte da giocare».
Quali?
«Non lo dico (ride)... Sorprenderà tantissimo. Quindi mi chiedo: chi è il pazzo che farà il Festival dopo di lui? La Rai sarà costretta a chiedergli di guidare il sesto, e per il futuro si vedrà. Io gli ho detto che lo deve fare. Chi fa il nostro mestiere un po’ aspira alla gloria».
Addirittura?
«Sì. E se ne fa sei di fila, lui entrerà nei libri di Storia dello spettacolo italiano. Alla voce chi ha condotto piu Festival consecutivamente ci sarà scritto Amadeus, Pippo Baudo, Mike Bongiorno».
È vero che Baudo nel 1986 la bocciò a un provino?
«Sì. Da super tecnico aveva capito che sono prolisso. Mi disse: Non ti prendo perché ho bisogno di uno che in tre minuti faccia una cosa. Tu in tre minuti al massimo dici come ti chiami. Sei bravo, però: non perdiamoci di vista».
E la ricontattò?
«Certo. Quando nel 1987 passò a Mediaset mi offrì di condurre un gioco in piscina, ma poi lui litigò subito con Berlusconi e se ne andò. E io non feci più niente».
E dopo il clamoroso comunicato del cdr del Tg1 che definiva uno sfregio affidare a lei uno spazio del mattino, di fatto costringendola a traslocare su Rai2, l’ad Fuortes a Natale le ha mandato un regalo con un bel bigliettino di auguri?
«Ahahahaha (ride)... Vabbè, ma quelle reazioni per la Rai sono la norma. L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti, ha appena protestato per la striscia dopo il Tg1 affidata a Bruno Vespa. Comunque l’unica cosa che mi è dispiaciuta di quella vicenda sono state le modalità: la parola sfregio non è stata carina. Alla fine, però, devo ringraziarli: meglio così. Mi sento più libero su Rai2».
Prima che partisse il suo show, il 5 dicembre, ha detto che se avesse raggiunto il 4 per cento di ascolti l’avrebbero promossa amministratore delegato della Rai: al posto di Fuortes qual è la prima cosa che farebbe?
«Oddio, chi potrei licenziare?».
Quelli del comunicato dello sfregio?
«Manco li menziono (ride). Forse investirei di più su Rai2 per farla diventare una rete giovane. Farei lavorare Fedez, Cattelan, Marcuzzi e tanti volti nuovi. Ed eliminerei le fasce Day Time e Prime Time, che nessuno capisce, e ripristinerei l’organizzazione di prima: direttore di Rai1, Rai2, Rai3... Coletta (attuale direttore della fascia Prime time, ndr) lo degraderei a direttore di Rai2, per averlo sempre vicino. Come direttore di Rai3, invece, farei tornare Andrea Salerno da
La7. Gli farei subito la proposta, tanto dare più soldi di Cairo è facilissimo: ha il braccino corto... Si può dire (ride)?».
E di Zelensky al Festival che ne pensa?
«Io sto con Amadeus».